
E’ una mostra d’arte molto particolare quella che si inaugura stamani all’istituto "Chino Chini" di Borgo San Lorenzo. Perché sposa l’arte con l’artigianato meccanico, e non a caso è stata promossa da Cna. Una mostra di scultura dal titolo "L’altro volto della meccanica va a scuola", con quattordici opere dell’artista mugellano Simone Rocchi. Che per realizzarle ha utilizzato parti di scarto delle produzioni meccaniche, che gli hanno fornito quattordici imprese del settore.
"Il Mugello – sottolinea Massimo Capecchi, presidente Cna Mugello, che questa mattina inaugura la mostra insieme alla vicesindaco Cristina Becchi, all’assessore Franco Frandi e al presidente del’Unione dei Comuni Stefano Passiatore – non è solo il territorio dell’agricoltura e dell’agroalimentare, come spesso viene rappresentato, ma anche quello della meccanica: un settore importante e trainante per la nostra area, caratterizzato da micro e piccole imprese che qui creano occupazione e sviluppo economico, anche nei periodi di crisi come l’attuale". Un comparto, quello meccanico, costituito nei comuni mugelani da oltre 200 imprese, per il 70% artigianali.
Così non è un caso che la mostra sia allestita, per due giorni, il 6 e 7 maggio, aperta dalle 10 alle 18 con ingresso libero, proprio all’istituto "Chini", in via Caiani. "La produzione tipo del Mugello – nota il presidente Capecchi –, caratterizzata da piccole commesse che impongono per loro natura un’elevata specializzazione e flessibilità, richiede infatti continui investimenti tanto in macchinari di ultima generazione, quanto nella formazione del personale interno che ne è adibito all’uso. Ma i giovani, in fase di scelta del percorso di studi, tendono a percepire quelli ad indirizzo tecnico-professionale come una scelta di serie b".
Ed è proprio contro questa visione distorta che la mostra si pone. Perché in queste aziende il ruolo della scuola diventa fondamentale: "Abbiamo bisogno di istituti sul territorio che possano rappresentare una risorsa da cui attingere e con le quali sviluppare progetti in grado di produrre ricadute positive sul tessuto produttivo dell’area", conclude Capecchi.
Paolo Guidotti