FIRENZE
Cronaca

La lunga notte di Signa. Spoglio lento, arriva la Prefettura. È ballottaggio Catalano-Fossi

Dopo ore di riconteggi e tensioni e la sospensione degli scrutini arriva l’esito ufficiale. La ripartenza ieri mattina con il riesame sub iudice delle schede di due sezioni.

La lunga notte di Signa. Spoglio lento, arriva la Prefettura. È ballottaggio Catalano-Fossi

di Lisa Ciardi

Dopo una notte di riconteggi e tensioni, dopo la sospensione degli scrutini e l’intervento della Prefettura, Signa è riuscita in quella che sembrava essere diventata un’impresa impossibile: scrutinare le schede. Per motivi difficili da capire (ma a Signa non è la prima volta), alcuni scrutatori e presidenti di seggio hanno concluso il lavoro tardissimo e con molte contestazioni. Lo spoglio è andato avanti a rilento tutto il pomeriggio, fino alla decisione di riconteggiare tre sezioni i cui numeri non tornavano e che avevano molte schede dubbie. Alle 1 di notte il municipio era ancora illuminato a giorno e ha registrato la protesta di alcuni simpatizzanti di Catalano. Infine, alle 2, con la situazione ormai impantanata, si è ipotizzato persino l’invio delle schede a Roma.

Poi la gestione è stata presa in mano dalla Prefettura e ieri mattina c’è stata una nuova ripartenza, con il riesame sub iudice delle sezioni 8 e 10. Alla fine, i risultati sono arrivati intorno alle 18: Giampiero Fossi (Pd), sindaco uscente, sostenuto da Pd, ’Progressisti per Signa’ (che integra Avs) e dalle civiche ’Giampiero Fossi sindaco’, ’Signa domani’ e ’San Mauro a Signa, San Piero a Ponti insieme’, si è fermato al 49.13%. Per poco non ha centrato l’obiettivo del 50% che gli avrebbe consentito di passare al primo turno. Monia Catalano, civica sostenuta da ’Fratelli di Signa’ (Fdi), ’Prima Signa’ (Lega), ’Signa al centro’ (Iv), ’Uniti per Signa’, ’A Sinistra per Signa’, ’Signa nel cuore’, ha raggiunto invece il 40,45%. Saranno dunque loro a confrontarsi al ballottaggio e a dover intercettare i voti di chi si è fermato al primo turno: Vincenzo De Franco, con la civica ’Signa Libera’ (6,68%); Francesco Draghi col Prc (3,75%).

"Al termine delle operazioni di voto – ha detto Catalano – quando sembrava che si andasse al ballottaggio, non risultavano ancora definiti i dati dei seggi 4, 8 e 10. Secondo una procedura non ortodossa, all’approssimarsi delle 2, in municipio si sono trasferiti seggi e schede. A quel punto una nostra delegazione si è portata in Comune per chiedere chiarimenti. Respingiamo le strumentalizzazioni circa fantomatici "attacchi" ai pubblici ufficiali da parte nostra. Si è proceduto al ricontrollo che ha avuto esito positivo solo per il seggio 4. Alla fine, il primo obiettivo della nostra campagna elettorale è stato raggiunto: il sindaco uscente non è stato premiato dagli elettori, segno di un giudizio non lusinghiero e della nostra capacità di convincere a dare un’opportunità al cambiamento". Ieri sera si è parlato anche di ulteriori e generali riconteggi, ma dopo una riunione l’ipotesi è stata accantonata. "Dopo le verifiche sulle sezioni 8 e 10 é stato chiarito che mancano 72 voti al 50% – ha detto il segretario Dem, Federico La Placa – quindi sarà ballottaggio e invitiamo gli elettori a votare il 23 e 24 giugno. Quello che si è visto ieri davanti al Comune è un atteggiamento molto negativo e da respingere: non fa bene a Signa. Ci appelliamo a tutte forze di centrosinistra presenti e non alla prima tornata, come Prc e M5S e li invitiamo a sostenere Fossi, l’unico a nostro parere che conosce il territorio e che ha impostato la campagna elettorale in modo serio su proposte e non su polemiche".