
Il presidente del consiglio regionale, Mazzeo: "Nuovo modo di gestire crisi". Ma i lavoratori Qf contestano: "Nulla a ora sfamerà le nostre famiglie".
di Lisa Ciardi
"La legge sui Consorzi industriali fa pensare subito alla ex Gkn, ma può essere applicata in tanti casi. È un nuovo modo di prevenire e gestire le crisi e in questo senso la proposta presentata da Silvia Noferi e il lavoro del presidente Gianni Anselmi e della seconda commissione possono diventare un esempio nazionale". Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo fa il punto sulla norma varata nell’ultima seduta, a notte fonda, con tanto di presidio dei lavoratori sotto le finestre.
C’è chi saluta la legge come un successo (la segretaria Schlein in primis) e chi teme un’ingerenza del pubblico nel privato… lei come la vede?
"In passato ci siamo trovati davanti a tante crisi aziendali senza poter agire. Da qui l’idea di dare vita a nuovi strumenti per intervenire e, si spera, prevenire le crisi, assolutamente senza forme di ingerenza".
A Campi Bisenzio il sindaco ha già parlato di espropri.
"È una procedura prevista dalla legge e che solo il Comune può mettere in atto. Il Consorzio può richiederla come mezzo per arrivare alla reindustrializzazione di un’area produttiva".
Alcuni lavoratori ex Gkn hanno scritto che la norma non era una priorità, mentre lo è il pagamento degli stipendi. Cosa risponde?
"Sappiamo che la legge non risolve tutto e il nostro impegno perché la proprietà paghi gli stipendi è massimo. Incontrerò chi mi ha scritto, ma la norma nasce proprio dal rapporto coi lavoratori Gkn. Alla fine della mia campagna per le europee una delegazione venne a contestarmi. Parlammo a lungo e mi presi l’impegno di approvare, entro l’anno, la norma sui Consorzi industriali. Questa legge è un risultato collettivo".
Avete votato anche il testo unico sul turismo, con una sinergia Pd, M5s e Iv. prove di campo larghissimo?
"Anche sul turismo la Toscana è all’avanguardia. Il lavoro fatto in primis dal gruppo Pd, col supporto del segretario Fossi, fa della nostra regione un laboratorio legislativo e politico nazionale. Non è la prima volta che ‘allarghiamo il campo’: lo abbiamo già fatto per il referendum contro l’autonomia differenziata. E in vista delle regionali questa è la strada da seguire: tenere insieme, con pari dignità, chi in questi anni ha governato con noi e confrontarci con chi non lo ha fatto ma ha tanti punti in comune, come Avs e M5s. Le alleanze si costruiscono su temi e programmi e i punti che ci uniscono sono più di quelli che ci dividono".