La giustizia tributaria: "Tesoro da 36 miliardi"

Il monito di Fiorenza: "Realtà poco conosciuta ma non secondaria. Stiamo lavorando a un vademecum per parlamentari, legali e commercialisti".

La giustizia tributaria: "Tesoro da 36 miliardi"

La giustizia tributaria: "Tesoro da 36 miliardi"

FIRENZE

L’esito delle sentenze della giustizia tributaria vale 36 miliardi.

"Una giustizia non molto conosciuta, ma non è una giustizia secondaria", afferma Giorgio Fiorenza, giudice Cgt 1° Roma, componente eletto dal Senato della Repubblica al Consiglio di presidenza della Giustizia tributaria. Fiorenza ha curato le conclusioni al convegno su "La riforma della giustizia tributaria" svoltosi ieri all’Educandato statale della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale, alla presenza di professionisti, magistrati ed esperti della materia.

Ora, con la legge 1302022, si costituisce una giurisdizione di diritto e quindi diventeranno cinque: l’ordinaria, la contabile, l’amministrativa, la militare e appunto anche la tributaria. "Questa esisteva già da prima che fosse sottoscritta la Costituzione ma non fu opportunamente considerato previo riconoscimento di legittimità come invece accadde per la giurisdizione ordinaria. Stiamo cercando di fare del nostro meglio per organizzare un vademecum a favore dei parlamentari, avvocati e commercialisti che prenda spunto dalla legge 130 e affianchi un articolato con alcune modifiche che noi proponiamo. La giustizia tributaria non si basa solo sui codici ma sulle normative che quotidianamente vengono sfornate dal nostro Parlamento. Si tratta di normative particolari che spero facciano riferimento a norme esistenti; la complessità sta nell’interpretazione della norma".

"Altra cosa importante - continua - è l’istituzione di una scuola superiore della magistratura tributaria che dovrà essere gestita dal Consiglio di presidenza, la cui componente attuale è a fine mandato perché il 24 settembre ci saranno le nuove elezioni. Io sono stato eletto dal Senato come componente del Consiglio di presidenza prossimo, aspettiamo la nomina degli 11 giudici che verranno eletti dai colleghi e poi valuteremo come organizzare questo nuovo Consiglio di presidenza destinato a lavorare con impegno e continuità perché oltre alla riforma della giustizia tributaria c’è la riforma del fisco, del Catasto che dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2024 e altre riforme minori, ma non per questo di minore impatto sul mondo dei contribuenti. Questo incontro di studio è di fatto la parte finale di un percorso sulla legalità che ha visto l’Educandato della SS.Annunziata in prima linea alla lotta alla mafia, all’implemento della conoscenza della legalità per i nostri studenti che hanno potuto “vivere” percorsi gestiti dalla polizia, dalla guardia di finanza, e dai carabinieri. Un passo verso il futuro - conclude - per i nostri ragazzi vivendo un presente fatto di studio ma anche di vita vissuta".