Lo spettacolo che resterà negli occhi, e nel cuore, di quanti vi hanno assistito è quello dei droni luminosi. Hanno dipinto unicorni in volo, draghi e fiamme, ma anche cuori innamorati nel cielo notturno sopra il centro di Vinci, suscitando sorpresa e rafforzando lo spirito della festa: far provare magiche emozioni. Il sipario è calato ieri sera sulla kermesse dedicata al fantasy e al cosplay che, per tre giorni, ha portato nel cuore della città di Leonardo oltre trentamila visitatori. Numeri da pre-pandemia, che gli organizzatori non si aspettavano. "Ci auguravamo che tutto andasse bene – ha commentato Daniele Vanni, da sempre alla regia dell’evento - ma il risultato è andato oltre le nostre aspettative. Calcoliamo che fino a domenica pomeriggio, ma i conti esatti si potranno fare solo da lunedì in poi, alla festa dell’Unicorno ci siano state oltre 30mila persone". "E’ proprio possibile dire – aggiunge Vanni – che siamo ripartiti da dove eravamo rimasti, nonostante i due anni di stop a causa del Covid. Siamo contenti, anche perché c’è stato un ottimo ritorno per tutto l’indotto. Le strutture ricettive sono piene, i commercianti soddisfatti del movimento di persone che si è creato e che ha consentito di lavorare molto". E per quanto riguarda l’organizzazione? "Vorrei ringraziare tutti i volontari che hanno consentito lo svolgersi della Festa dell’Unicorno, dalla Vab alla Misericordia, alla Pro Loco agli operai del Comune. Senza dimenticare l’apporto del Ccn e l’ausilio indispensabile delle forze dell’ordine".
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