
No alle primarie. Il documento proposto da 21 su 25 segretari di circolo e firmato da 135 membri dei 170 dell’assemblea aveva avvelenato la giornata dentro il Pd e alla fine sembra un verdetto senza appello. Già prima della direzione cittadina del partitone, che dopo lo stato solido e liquido ora sperimenta quello gassoso. Alla fine il documento della base, firmato anche dal sindaco Dario Nardella e dal governatore Eugenio Giani, proposto dai segretari di circolo e sostenuto dalla maggioranza dei membri dell’assemblea cittadina passa con 44 voti favorevoli e 4 (pro Del Re) contrari. Si chiede innanzitutto unità e un percorso condiviso per arrivare a una candidatura forte. In tempi serrati. L’assemblea sarà sovrana, e solo se Cecilia Del Re (presente ieri sera) riuscirà a sovvertire quelle che adesso sono le posizioni interne al partito, le primarie si dovranno fare. Ma il tentativo, ormai chiaro e lampante, è di tirare dritto.
L’adunanza è cominciata in ritardo, e con parecchi nervi scoperti. Al fotofinish è arrivata la mediazione di Giani. Quel tocco che, se pur non cambia nella sostanza le cose, le modifica nella forma. Tanto da provocare una leggera distensione. Non c’è più scritto esplicitamente che si vogliono evitare le primarie. Che nei fatti si evitano. Giani dice che servirà una commissione di saggi che vada a tastare il polso non solo alla base interna dei circoli, ma nella società civile. Per capire gli umori della gente. L’intenzione è di fermare le primarie che sono divisive, anche per lo stesso governatore. Sul nome di di Sara Funaro, anche se non è mai stata ufficialmente candidata, ormai c’è accordo di tutti i pesci grossi. L’assemblea sarà convocata nei prossimi giorni, per dicembre. Sarà sufficiente il 60% dei voti per lavorare a un percorso unitario, le firme raccolte e presentate ieri nel documento sono vicine all’80%. Trasversali nelle varie aree politiche e tra i sostenitori di tutte le quattro mozioni congressuali. Ormai è quasi un verdetto.
Adesso si apre dunque una nuova fase: la segreteria cittadina del Pd avvierà, con un gruppo plurale e rappresentativo, consultazioni per l’individuazione di un nome che possa tenere tutti insieme. Domani, intanto Del Re, farà la sua convention. Contro nessuno, continua a ribadire. Nella pluralità. Quanto peserà la voce di chi sta con lei? Toccherà ancora al segretario cittadino Andrea Ceccarelli arrivare a sintesi. E’ suo il mandato a costituire un gruppo di lavoro plurale e inclusivo per verificare la possibilità di un percorso largamente condiviso attorno a un nome forte e autorevole per la relativa deliberazione in linea con lo statuto.
I.U.
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