La città ricorda i ’salvatori’ neozelandesi

Il 4 agosto 1944 i soldati liberarono Scandicci. Oggi le celebrazione a San Michele a Torri

Migration

Erano arrivati dall’altra parte del mondo per combattere contro nazisti e fascisti. Molti di loro non avevano mai viaggiato, e raccontavano della guerra in Europa come la loro avventura più bella e terribile allo stesso tempo. Ragazzi diciottenni, imbarcati per un mese su una nave, sapendo di avere in gioco la vita. Il 4 agosto di 78 anni fa le truppe neozelandesi rompevano la linea Paula, baluardo difensivo che i tedeschi avevano costituito a sud di Firenze, ed entravano a Scandicci dopo una battaglia durata giorni per conquistare San Michele a Torri. Fu uno scontro durissimo, tanto da meritarsi un posto nei libri di storia della Nuova Zelanda. San Michele venne ribattezzata come ‘la piccola Cassino’, per la violenza degli scontri e l’organizzazione difensiva dei tedeschi. Il generale Freyberg, comandante in capo dei soldati Kiwis, lo stesso che non aveva esitato ad avallare il bombardamento a tappeto dell’abbazia benedettina pur di aprire la strada verso Roma, ebbe a riconoscere le difficoltà incontrate nella conquista della collina di Scandicci. I soldati neozelandesi entrarono in città. Con loro le truppe maori che arrivarono per prime a Firenze, nella zona di Mantignano.

A distanza di anni da quei fatti nessuno dei veterani neozelandesi di quelle battaglie riuscì mai a darsi pace del fatto che per la Storia furono gli springboks sudafricani a liberare Firenze, mentre loro, i neozelandesi, che pure per primi vi misero piede, passarono da comprimari.

Il racconto e la celebrazione di questi soldati è stato riportato alla luce a Scandicci solo pochi anni fa grazie al sindaco Simone Gheri. Da allora, ogni 4 agosto sul cippo da lui voluto a San Michele a Torri, si tiene una cerimonia formale di ricordo. Oggi si parte alle 18 con la deposizione delle corone d’alloro al Palazzo Comunale, al cimitero di Badia a Settimo e a San Martino alla Palma, con l’accompagnamento della Filarmonica Vincenzo Bellini; alle 19,15 a San Michele a Torri la cerimonia ufficiale con l’onore ai caduti neozelandesi, e la deposizione della corona d’alloro; alle 20,30 cena della Liberazione alla Casa del Popolo Vittorio Masiani di Badia a Settimo (prenotazione obbligatoria al 3394530092, fino ad esaurimento posti). In più quest’anno gli angeli del bello di Scandicci, come contributo personale dell’associazione alla memoria, hanno ripulito i cippi commemorativi dei martiri antifascisti che segnano la città e le colline.

Fabrizio Morviducci

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro