La città e il crimine L’anno nero degli stupri E i furti in casa restano quasi sempre irrisolti

L’inaugurazione dell’anno giudiziario nel nuovo auditorium del Palazzaccio. Il bilancio del presidente Nencini. Alla cerimonia anche Margherita Cassano e David Ermini

Migration

di Stefano Brogioni

Dalla macchina amministrativa e giudiziaria con i posti scoperti che aumentano i tempi di una giustizia in affanno, alla presenza, ormai non più solo un’ombra, delle organizzazioni mafiose. Fino ai reati che i cittadini vivono con sofferenza sulla propria pelle: violenze sessuali ma anche furti irrisolti. L’anno giudiziario 2023 comincia nel nuovo auditorium del palazzo di giustizia di Novoli, un pezzo della cittadella della giustizia che era rimasto indietro, che ora è invece pronto. "Sarà a disposizione della città per tutto quello che è cultura", ha annunciato il presidente della corte d’appello Alessandro Nencini.

Alla cerimonia parata istituzionale, con le autorità politiche ma non solo. La cerimonia di Firenze è stata scelta anche Margherita Cassano, presidente aggiunto della Cassazione – fiorentina ed ex presidente della Corte d’Appello – e dall’ex vicepresidente del Csm David Ermini. Per il Csm, interviene invece Antonello Cosentino e per il ministero della Giustizia, il magistrato addetto all’ufficio di gabinetto, Antonio Bianco.

Nencini fa il punto anche sulle scoperture dell’organico, una sorta di piaga che affligge il distretto e che finisce per influire anche sulle performance degli uffici, giudicate comunque di ottimo livello, e conclude sulle condizioni – non buone – delle carceri. Il procuratore generale Luciana Piras, ricorda che tanti incarichi di vertice – come quello di cui lei è facente funzioni – sono da assegnare, e riprendendo anche le parole del suo predecessore, metti tutti in allarme su mafia, morti sul lavoro, violenza sulle donne.

Perché l’anno giudiziario, è anche numeri. Nel territorio di competenza del tribunale di Firenze, è boom di reati in materia di pedopornografia, analogamente a quanto registrato nel periodo precedente, sono in sensibile aumento rispettivamente del 76,4% e del 52,8% al pari di quelli concernenti delitti di violenza sessuale, sia nella forma semplice (+19,5%) sia in

quella aggravata (+29,7%).

Pubblica amministrazione. Il dato relativo ai nuovi procedimenti iscritti per i delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione di maggiore disvalore sociale (corruzione e concussione), si presenta discordante essendosi registrato un aumento dei delitti di corruzione a fronte di una contrazione dei delitti di concussione;

Omicidi. Il numero di procedimenti iscritti per omicidio colposo è in sensibile aumento (+17,8 %) mentre, al pari di quanto si era registrato nel periodo precedente, vi è stato un aumento dei reati connessi alla circolazione stradale seppur con solo riferimento al delitto di omicidio stradale (+5,2%) risultando in diminuzione il dato relativo al delitto di lesioni personali stradali gravi e gravissime (-7,5%); in sensibile aumento appaiono i procedimenti iscritti per omicidio volontario (+50 %), a fronte di una contrazione registratasi nel periodo precedente: in controtendenza appare il dato relativo ai procedimenti iscritti per reati di maltrattamenti in famiglia e di atti persecutori che, nel periodo precedente (complice il lockdown e le convivenze forzate) erano apparsi in consistente aumento mentre nel periodo in esame calano (rispettivamente del 15,4% e del 15,9%).

Sicurezza. I procedimenti iscritti per i reati contro il patrimonio di maggiore diffusione ed allarme sociale (furto in abitazione, rapina ed estorsione) risultano tutti in leggera flessione ma a guardare il dato toscano i casi denunciati sono in considerevole aumento con appena 3mila autori noti rispetto ai 20mila casi e c’è un’impennata dei ladri in abitazione che restano fantasmi.

Mafia e dintorni. I procedimenti iscritti per il delitto di usura e per il delitto di riciclaggio, a fronte di un aumento registratosi nel periodo precedente, risultano entrambi in diminuzione (rispettivamente del 60% e del 63,6%), al pari di quelli di criminalità organizzata in materia di sostanze stupefacenti, con una flessione pari al 21,7 % mentre risulta stabile il dato relativo ai reati associativi di tipo mafioso.

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro