
FIRENZE
La ’centrale’ dei dispositivi medici dalla Cina con marchio CE falsificato era nella ditta magazzino di un grossista di Campi Bisenzio, settore import export.
Sedici milioni i pezzi per un valore di circa 8 milioni fatti sequestrare dalla procura grazie a un decreto di perquisizione del pm Christine Von Borries: set chirugici, mascherine, siringhe, aghi, abbigliamento sanitario e medicale. In dettaglio: scoperte nel magazzino 655mila mascherine e anche altri prodotti privi dei requisiti di sicurezza, tra cui 659 chili di integratori alimentari e più di 500 mila capsule di vitamine e acido ialuronico, per interventi estetici o medici, alle articolazioni. Denunciato per frode in commercio Il responsabile dell’azienda.
Indagine Mask off (fuori la maschera) caratterizzata da una sovrapposizione di accertamenti della Finanza di Grosseto (individuate a dicembre in negozi di Orbetello e di Monte Argentario 2.500 mascherine false), della sezione di pg in forza alla procura fiorentina e dei Carabinieri di Signa, confluiti nel maxi sequestro di martedi 20 luglio.
L’indagine trae origine dalla denuncia di una commerciante di Signa; a marzo ha segnalato ai Carabinieri di aver comperato due mesi prima dal grossista di Campi una fornitura di mascherine FFP2, contrassegnate dal marchio CE2163. Ma la donna si è insospettita insospettita dopo avere visto un programma tv sui modi di contraffazione di dispositivi medicali; il deposito è stato individuato. E così pure l’imprenditore cinese, S.Z., 66 anni, domiciliato a Prato: è stato lui a vendere i dispositivi alla donna e a stoccare l’enorme quantità di materiali. Il 15 marzo i carabinieri hanno eseguito un primo accesso nella ditta sequestrando 90mila mascherine facciali filtranti FFP2 sigla CE2163. Hanno verficato la conformità presso l’ente certificatore turco identificato dal marchio CE2163 e rilevata la contraffazione. Cinque giorni più tardi il seqestro vero e proprio.
Subito inquirenti e investigatori avevano accertato il falso made in China, specialità di quel Paese. Mostruoso il guadagno che genera la merce è venduta per autentica. E a Roma le fiamme gialle hanno sequestrato oltre 5,8 milioni, importo pagato a ‘Winner Italia S.r.l’. per mascherine nella prima fase della emergenza pandemia: 6.612.000 pezzi come dispositivi medici (filtranti 3 veli con elastici) e invece al più‘mascherine generiche’, non idonee all’ uso sanitario. E tuttavia distribuite ai Dipartimenti Regionali di Protezione Civile. Sono invece di una fornitura per un appalto da 30 milioni aggiudicato alla società dell’ex presidente della Camera, Irene Pivetti le mascherine sequestrate giovedì dalla Finanza di Savona per una un’inchiesta su una fornitura di 15 milioni di pezzi alla Protezione Civile (per 30 milioni) da parte di ‘Only Italia’. L’ex esponente politico risulterebbe indagata.
giovanni spano