
L’idea è quella di vedere su strada almeno uno dei due nuovissmi jumbo bus entro il 2026. Di fatto i progetti di fattibilità tecnico economica sia per la linea fino a Greve che per quella che attraverserà la Valdelsa fino a Poggibonsi sono già stati completati e ora la Città Metropolitana lavora per ottenere i finanziamenti dal Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile) che proprio sui Brt (Bus rapid transit) sta per pubblicare le linee guida per ottenerli.
Si tratta di bus elettrici, quindi di mobilità sostenibile, che hanno come obiettivo quello di offrire un servizio extraurbano rapido (con un minor numero di fermate) e garantito nei tempi per raggiungere le destinazioni. Non solo: quasi ad ogni fermata è garantito un sistema di interscambio con grandi parcheggi. Le direttrici scelte sono due: una lungo l’asse Greve-Rovezzano, l’altra sulla direttrice Osmannoro-Poggibonsi. E la scelta non è casuale: sulle due direttrici esistono problemi di sovraffollamento a bordo degli autobus e una scarsa competitività del trasporto pubblico rispetto alle auto private. La linea Greve-Rovezzano permetterà ai passeggeri di raggiungere la futura tramvia 3.2.2 “Libertà-Rovezzano” e 3.2.1 “Libertà-Bagno a Ripoli”, intercettando anche l’ospedale di Ponte a Niccheri. La tratta Osmannoro-Poggibonsi garantirà invece l’interscambio con la linea T1 a Villa Costanza, per poi raggiungere il parcheggio autostradale che dovrebbe sorgere all’Osmannoro.
I jumbo si distinguono dal servizio di bus su gomma sia per i mezzi Full Electric e soprattutto
per l’esiguo numero di fermate (che saranno realizzate sul modello di quelle tramviarie con ogni tipo di informazione e wifi integrato) che permettono un modello di esercizio più rapido.
Le simulazioni fatte, una anche a giugno scorso grazie alla collaborazione di Iveco – Cnh Industrial che ha messo a disposizione della Città Metropolitana un Bus Iveco E-way di 12 metri per 2,5 di larghezza, dimostrano come il servizio concepito con una frequenza di 15 minuti nelle ore di punta (20 nel resto della giornata) incontri le esigenze degli utenti, dagli studenti e da chi invece vorrà utilizzarlo come alternativo all’auto (anche in previsione dell’entrata in funzione dello scudo verde).
La linea Osmannoro - Poggibonsi garantirà l’interscambio con la linea tranviaria esistente T1 ‘Villa Costanza - Careggi Ospedale’ presso l’Hub di Villa Costanza, a Scandicci, favorendo l’ingresso in città dal versante Sud – Ovest. Il tracciato continuerà fino al futuro parcheggio autostradale dell’Osmannoro.
La linea per Greve prevede un percorso di 36 chilometri e avrà un costo di 32 milioni di euro, quella per Poggibonsi è lunga invece 52 chilometri e avrà un costo di 60 milioni di euro.
Pa.Fi.