
di Manuela Plastina
FIRENZE
Ieri mattina quando i rappresentanti dello Spi Cgil sono andati ad aprire la sede del sindacato pensionati nel quartiere 4, hanno trovato ad accoglierli scritte offensive in rosso e nero sui vetri e sulle pareti: "Traditori del popolo", "Spie" e altre invettive accompagnate da stelle a cinque punte e falce e martello. La notte precedente qualcuno ha preso di mira il numero 24 di via Bezzuoli per offendere il sindacato. E nella stessa notte, scritte con medesima firma anche sulla non lontana (e contestata) sede di Casapound in via de’ Vanni. Orientamento politico opposto, ma sempre insulti e minacce, come "Fasci appesi". I due episodi sono oggetto di indagini da parte della digos: si parte dalla visione delle telecamere.
Maggior clamore ha suscitato l’attacco al patronato Cgil.
"E’ stato un dolore trovare queste scritte sulla nostra sede – racconta chi si è trovato per primo ad aprire il portone -. Sono offensive e immeritate per chi come noi si dà tanto da fare da anni per la gente". Da mesi, ricordano i segretari Cgil e Spi di Firenze Paola Galgani e Mario Batistini, "continua l’attacco alle nostre sedi".
Solidarietà è arrivata subito dal presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni che ha definito gli autori "vandali utili idioti" accanitisi contro chi "assicura rappresentanza a migliaia di pensionati e offre servizi importanti ai nostri concittadini". Il sindaco Dario Nardella condanna "con forza queste scritte inaccettabili".
Anche per gli assessori regionale Alessandra Nardini e comunale Sara Funaro questi attacchi sono inaccettabili. Intervengono anche i referenti Pd: per il deputato Emiliano Fossi è un "gesto odioso e da condannare verso un sindacato presidio di libertà". Per la segretaria toscana dem "questi atti non isolati non vanno derubricati a vandalismi: è un clima d’odio che va avanti da tempo contro le organizzazioni dei lavoratori. Attacchi, offese o minacce non possono trovare spazio in democrazia. Mi auguro i colpevoli vengano individuati e denunciati".