
Investe netturbino e non si ferma. Il pirata rintracciata poco dopo. E’ un giovane neopatentato
Stava spazzando le foglie in viale dei Mille, all’angolo con via Pacinotti, quando un’Alfa Romeo è piombata alle sue spalle travolgendolo e sbalzandolo in aria per alcuni metri, per poi fuggire via senza prestare soccorso.
È successo all’una e venti nella notte tra mercoledì e giovedì, e la vittima è un operatore ecologico della società di gestione dei rifiuti Alia: F.B. di 62 anni e residente a Campi Bisenzio, che è stato subito portato all’ospedale di Careggi dove è stato ricoverato. Se l’è vista brutta, ma tutto sommato è andata bene visto che è stato dimesso nel pomeriggio. Sul luogo dell’incidente, invece, è intervenuta la polizia municipale che è riuscita anche a risalire al proprietario dell’auto pirata.
Secondo le prime ricostruzioni, infatti, l’uomo – lavoratore esperto e abituato a coprire i turni di notte – era da solo al momento dell’impatto, in quanto la spazzatrice si era allontanata per scaricare il cassone. Il mezzo di Alia era comunque a una distanza tale da permettere al collega alla guida di assistere (in parte) alla scena e di annostarsi mentalmente il numero di targa dell’auto. L’impatto è stato improvviso: l’automobilista, un 30enne originario del Madagascar, non ha visto il netturbino intento a rimuovere le ultime foglie a bordo strada, e lo ha investito a una velocità di circa 50 chilometri orari. Il giovane, neopatentato, è stato fermato dalla municipale: l’auto aveva uno pneumatico scoppiato, conseguenza con molte probabilità dell’impatto avvenuto poco prima su viale dei Mille.
Le indagini sono ancora in corso, e adesso si dovrà ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e le condizioni psicofisiche del guidatore al momento dell’incidente.
Intanto, il 30enne rischia di passare guai seri: allontanarsi senza prestare soccorso ai feriti nell’ambito di un incidente stradale costituisce infatti una violazione penale: per il reato di fuga è prevista una condanna che va 6 mesi a 3 anni di reclusione mentre per l’omissione di soccorso da 1 a 3 anni di reclusione.
Quanto all’azienda: secondo le prime indiscrezioni, sarebbe già partito l’iter per il riconoscimento del danno per incidente sul lavoro. Nel frattempo, i colleghi seguono da vicino la vicenda, sperando di ricevere presto buone notizie sul 62enne.
Pietro Mecarozzi
Pierfrancesco Nesti