NICOLA DI RENZONE
Cronaca

Investe 16enne e si finge passante. Poi si pente e si costituisce in caserma

Trovate sull’auto tracce dello scontro. Restano gravi le condizioni del giovane trovato in un campo a ponte di Sasso

L’uomo si è costituito ai carabinieri

L’uomo si è costituito ai carabinieri

Si è costituito, presentandosi alla caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo, il 34enne mugellano che nella notte tra sabato e domenica in località Ponte di Sasso, ha investito con la sua auto, sbalzandolo nel campo sottostante, un 16enne che stava camminando sul ciglio della strada per rientrare a casa dopo una la serata in un locale. Si tratta della stessa persona che, dopo l’incidente, aveva allertato i soccorsi dicendo di aver scorto, passando anche lui a piedi, il ragazzo immobile nel campo.

In seguito alla sua confessione, sono partiti i riscontri sulla sua auto, che infatti presentava i chiari segni di un investimento su paraurti, cofano e parabrezza.

Già dalle prime ore della domenica, erano iniziate le indagini dei Carabinieri del Radiomobile di Borgo San Lorenzo, attraverso l’esame delle telecamere di videosorveglianza e dei lettori di targhe. Poi, come detto, il responsabile, probabilmente spaventato dal clamore suscitato dalla vicenda e dalle gravi condizioni del ragazzo, si è presentato ai Carabinieri di Borgo San Lorenzo. Parlando con lui, i Carabinieri hanno ricostruito quanto accaduto quella sera. Ad esempio il fatto che sul posto non ci fosse traccia dell’auto, probabilmente nascosta per paura subito dopo l’investimento e prima dell’arrivo dei soccorsi, in modo da poter dire ai soccorritori e alle forze dell’ordine che anche lui stava passando a piedi.

La stessa auto è stata adesso sequestrata dai carabinieri, e il 34enne è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Firenze per lesioni personali stradali gravissime, mentre il fatto di aver chiamato il 112 gli ha evitato l’accusa di omissione di soccorso. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, l’investitore procedeva anche lui da San Piero a Sieve verso Scarperia, il punto dove è accaduto l’investimento, la curva subito dopo il ponte, non è direttamente illuminato da lampioni, presenti invece prima e dopo, e non c’era nessuna traccia di frenata. Intanto il ragazzo, arrivato domenica notte in "coma da trauma" ma non in pericolo di vita, è ancora ricoverato in terapia intensiva e tenuto sotto costante osservazione.