
Intelligenza artificiale per l’edilizia: "Meno burocrazia e più sicurezza"
Un’opportunità, ma anche un impatto, quello dell’intelligenza artificiale nel mondo dell’edilizia, in grado di rivoluzionare tutti i processi, da quello produttivo al sistema della sicurezza.
Se ne è parlato ieri al convegno Intelligenza artificiale: costruire opportunità per il futuro dell’edilizia organizzato da Ance giovani Toscana.
Un’opportunità per saperne di più con i docenti Francesco Marcelloni e Andrea Bonaccorsi dell’Università di Pisa, e poi per scambiare esperienze con imprenditori ed esperti che stanno sperimentando le novità tecnologiche in azienda.
Ad aprire i lavori la presidente del gruppo giovani di Ance, Chiara Frangerini: "L’intelligenza artificiale – ha detto – sta entrando anche nell’edilizia. Avrà un impatto importante, sarà un’opportunità sotto diversi punti di vista". L’edilizia è uno dei settori più tradizionali e complessi, per l’alto numero di soggetti costituenti la filiera, oltre che per la forte incidenza di manodopera. Per questo è necessario che l’AI entri in tutte le fasi di attività, con particolare riguardo alla sicurezza, ma la transizione sia guidata dall’uomo e dall’etica.
"Nei cantieri – ha detto ancora Frangerini – stanno entrando droni, robot, visori che permettono la mappatura dell’area e il raffronto con lo storico. Sicuramente l’AI servirà anche ad abbattere la burocrazia per rendere più veloci le pratiche. Seguiamo questa innovazione con molta attenzione. E sono contenta che il nostro gruppo giovani di Ance Toscana, sia stato promotore di questo approfondimento che speriamo possa essere utile alle imprese".
La “rivoluzione 5.0“, ovvero l’avvento del digitale sostenibile è in pieno svolgimento. Un occhio particolare sarà dovuto alla sicurezza. L’intelligenza artificiale, anche abbinata a tecnologie come laser scanner e telecamere smart e all’automazione, può portare a significativi miglioramenti in termini di prevenzione e riduzione degli incidenti, sia identificando comportamenti a rischio, non conformi o situazioni di emergenza, sia automatizzando processi che comportano rischi significativi per la sicurezza, ad esempio le lavorazioni più faticose.
Chiara Frangerini è la prima presidente del gruppo giovani Ance Toscana. E’ affiancata da sei vice, che coprono le zone della regione: la fiorentina Vanessa Vangi; il pisano Leonardo Pescioli; il grossetano Devis Mitri; il senese Alessandro Sorri; l’aretina Carolina Scala; il lucchese Gabriele Taddei.
Ance nazionale sta aprendo dei tavoli permanenti sull’IA, in modo che sia adottata e sfruttata con un approccio critico, come un nuovo strumento a supporto delle persone e del lavoro, e non come una delega "in bianco" alla macchina. Con riguardo all’edilizia, gli attuali trend del mercato del lavoro mostrano difficoltà per le imprese nel reperire manodopera, per motivi che non dipendono dalla tecnologia, ma dall’insufficiente ricambio generazionale.
Dal 2008 al 2018, il settore edile aveva perso circa 600 mila addetti, un gap che non è stato più colmato del tutto. Ance ha quantificato in almeno 265.000 le professionalità da reperire per far fronte alle sfide del Pnrr. L’intelligenza artificiale può essere considerata alleata del settore, sostenendone la produttività e diventando leva di attrattività per i più giovani.
Fabrizio Morviducci