Insegnare la geografia in allegria

Mario

Lombardi *

Alle medie, per un conteggio ore, molti colleghi di lettere scelgono di rinunciare a questa materia per tenersi Storia. Per molti ragazzi esistono materie con una brutta reputazione e le due citate ne sono un esempio, ma è proprio la Geografia a pagare un pegno maggiore, perché potrebbe apparire solo come una semplice trasmissione di dati e immagini. Ovviamente nel corso degli anni, l’insegnante può trovare studenti innamorati di questa disciplina ma in genere è considerata non stimolante anche per lo stesso docente. Quindi si ritorna al punto di tanti miei articoli precedenti: è il professore che può fare la differenza non la materia! Ecco alcuni consigli: per la prima media ho ideato una ricerca sul Molise che non esiste, dove i ragazzi dovevano cercare le prove per le due tesi discordanti, oppure per Venezia, una bella ricerca anche con uso di maschere e vestiti, sulla Storia del Carnevale; per la seconda, il materiale non manca: approfondimento su Cristiania, la città hippie dentro Copenaghen, attraverso la quale gli studenti potevano capire cosa combinavano i loro nonni da giovani, anche con l’utilizzo di costumi adeguati. Per l’Ucraina, un’immaginaria loro lettera di aiuto da quel paese. Per le terze ovviamente il gioco diventa sempre più serio e riflessivo, alla ricerca delle differenze. ;a ritorniamo alla allegria dei piccoli di prima. Di solito finisco l’anno con un processo fra Nord e Sud e quello che succede a volte rasenta il comico, come quella bimba che per portare un esempio positivo del Sud accusava i nordisti di non trovare un posto per parcheggiare l’auto mentre da loro si poteva trovarlo subito! Geniale, ma ovviamente le ho fatto notare che non era una nota di merito! La geografia non è solo fisica, i confini li creiamo noi!

* Professore di Letterealle scuole medie

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