Ingegneri Fiorentini: “Per collegare Santa Maria Novella e la Foster serve una navetta"

La proposta della Commissione trasporti dell’Ordine a Regione e Comune. “Pensiamo a convogli in partenza al binario 1A che una volta superato viale Belfiore seguano un nuovo tracciato fino alla stazione Alta velocità”

La Tav a Firenze

La Tav a Firenze

Firenze, 2 maggio 2024 – Un servizio di navetta ferroviaria per collegare le stazioni di Santa Maria Novella e dell’Alta velocità Foster. E un prolungamento del sottopasso che arriva attualmente a metà dei binari di Smn fino al marciapiede della stazione centrale con l'obiettivo di facilitare lo spostamento verso la Fortezza da Basso”.   Sono le proposte che la Commissione trasporti e infrastrutture dell’Ordine degli ingegneri di Firenze ha avanzato a Regione e Comune di Firenze in un documento che vuole essere anche un contributo al dibattito sulle infrastrutture fiorentine per chi si candida a governare la città.   “La nuova fermata in superficie “Circondaria” della Tav, con l’attivazione di un sottopasso pedonale, costituirà una risposta positiva alla mobilità pedonale in quell’area. Più complessa, invece, la situazione del sottoattraversamento di Santa Maria Novella in uscita, dove non sono facilmente percorribili, viste le insalubri condizioni respiratorie ed acustiche, i sottopassi di viale Rosselli-Strozzi e viale Belfiore – sottolineano gli Ingegneri Fiorentini -. Il collegamento tra le due stazioni deve tenere conto di questa situazione”.   “È stato ipotizzato l’impiego di tapis roulant e rampe mobili, che, però, non sarebbero facilmente realizzabili oltre a non essere particolarmente veloci. La progettazione del sistema, visti i vincoli presenti e lo spazio che si andrebbe ad occupare, risulta oltremodo complessa soprattutto in uscita da Santa Maria Novella, in particolare se si vuole lasciare alla stazione gli spazi per l’ampliamento dei servizi regionali e locali” sottolineano gli ingegneri della Commissione trasporti e infrastrutture dell’Ordine.    “Per quanto riguarda il sistema di people mover, che può garantire flussi di traffico importanti in tempi contenuti - continuano gli Ingegneri Fiorentini - bisogna ricordare che costituisce però un sistema a sé stante: richiede un investimento molto oneroso, l’attivazione di uno specifico sistema di gestione e la sua realizzazione renderebbe necessario un intervento di modifica dei binari adiacenti. Inoltre, se per l’accesso fossero previsti tornelli e biglietti specifici si andrebbe a vanificare la velocità e la fluidità degli spostamenti”.   Da qui ecco la proposta tecnica dell’Ordine. “Fra le modalità per collegare le stazioni di Santa Maria Novella e della Foster, il servizio ferroviario a spola risulta quello più facilmente attuabile, in tempi brevi e con un investimento limitato. Il servizio in partenza al binario 1A (ma potrebbero essere utilizzati anche quelli adiacenti) potrebbe proseguire sui binari attuali e, superato viale Belfiore, deviare su un nuovo tracciato che prosegue fino alla stazione Tav - dicono gli ingegneri dell’Ordine di Firenze -. Il servizio potrebbe essere assicurato in 6-7 minuti con treni con accesso a piano ribassato, allo stesso livello dei marciapiedi alti, con capienza di 150/200 viaggiatori, treni già disponibili nel parco mezzi di Trenitalia. Una scelta realizzabile senza sostanziali interventi sull’attuale infrastruttura”.    “Per rendere poi più agevole l’itinerario verso la Fortezza da Basso, tramite il percorso sul marciapiede del binario 16 e la successiva rampa, il sottopasso a metà dei binari di Santa Maria Novella dovrebbe essere prolungato fino a poter esser usato anche dal marciapiede della stazione e - conclude la commissione Trasporti e infrastrutture dell’Ordine degli ingegneri di Firenze - e potrebbe proseguire fino a via Alamanni”.

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