MANUELA PLASTINA
Cronaca

Nel ricordo di Mons. Giovannetti, il futuro della Fondazione Giovanni Paolo II

L'ente fondato dal Vescovo emerito di Fiesole lo ha ricordato a un anno dalla morte con la messa celebrata da Mons. Stefano Manetti. Presentato anche il bilancio sociale 2024 e le prospettive future attraverso il nuovo CDA

Un momento della messa in ricordo di Mons. Giovannetti celebrata dal Vescovo Mons. Manetti

Un momento della messa in ricordo di Mons. Giovannetti celebrata dal Vescovo Mons. Manetti

Fiesole, 30 giugno 2025 - Un anno fa, il 29 giugno 2024, se n’è andato Mons. Luciano Giovannetti, Vescovo Emerito di Fiesole e fondatore nonché primo presidente della Fondazione Giovanni Paolo II. È stato ricordato nella Cattedrale di Fiesole durante la messa celebrata dal Vescovo Mons. Stefano Manetti e concelebrata da Mons. Rodolfo Cetoloni, Vescovo emerito di Grosseto e vicepresidente della Fondazione. Presenti, tra i tanti, il sindaco di Fiesole Cristina Scaletti e i membri del vecchio e nuovo CDA della Fondazione che quest’anno ha compiuto 18 anni.

Nell'omelia, Mons. Manetti ha ricordato la ricorrenza dell'81° anniversario della strage di Civitella in Val di Chiana a cui Mons. Giovannetti, ancora bambino, sopravvisse grazie al sacrificio del suo parroco don Alcide. Un episodio che segnò la sua esistenza e il suo percorso di vita e di impegno nella fede e nella ricerca della giustizia e della pace. Pace, ha ricordato Mons. Manetti, come quella invocata da Papa Leone XIV fin dalle sue prime parole da Pontefice e anche pochi giorni fa, nella plenaria di ROACO a cui erano presenti anche i rappresentanti della Fondazione Giovanni Paolo II. Una pace disarmata e disarmante che costruisce ospedali, non li distrugge

Se è impossibile trovare una risposta all'assurdità della guerra, ha detto Mons. Manetti, resta solo una cosa ragionevole da fare: pregare. "Ci rimane solo la preghiera vera, quella che impegna il cuore, impegna tutta la persona, che ci porta a lottare contro la tentazione, contro l'indifferenza e a mettersi in gioco con tutta la capacità del proprio amore. La preghiera ha una potenza che non dobbiamo dimenticare perché è capace di smuovere Dio. E Lui, solo Dio, può sanare il cuore degli uomini". 

Al termine della messa, la Fondazione Giovanni Paolo II si è riunita nel convento dei francescani di Fiesole per presentare il suo Bilancio sociale 2024, salutare e ringraziare il presidente uscente Andrea Bottinelli e i consiglieri del suo CDA e “inaugurare” il lavoro del nuovo consiglio, presieduto da Damiano Bettoni il quale, nel pomeriggio, ha incontrato dipendenti e collaboratori per presentare il consuntivo 2024, il preventivo 2025 e il piano strategico.

Ascolto, adattabilità, comunicazione: sono le tre parole chiave del Bilancio Sociale 2024 presente in 11 Paesi e 4 continenti con progetti di cooperazione internazionale. In Italia si occupa di accoglienza di migranti in particolare nel Valdarno e a Fiesole: offre un sostegno concreto opportunità di integrazione lavorativa e promozione del dialogo tra le scuole e le realtà del terzo settore. Tra i risultati più significativi, ha ricordato Bettoni, il fatto che due famiglie, dopo aver trovato un lavoro stabile e una casa dove crescere i propri figli, hanno scelto di uscire volontariamente dal programma di accoglienza diventando indipendenti. Sempre più aziende del territorio poi si rivolgono direttamente alla Fondazione per reclutare lavoratori da inserire nel proprio organico.