"Il torrente Sambre è in pessime condizioni. La vegetazione l’ha completamente invaso. Serve un intervento per liberarlo". A dirlo, o meglio a ripeterlo, sono i cittadini di Compiobbi, che da tempo segnalano inascoltati alle autorità il forte degrado del corso d’acqua, soprattutto nel tratto che attraversa l’abitato, come fra il ponte di via Pontanico e piazza Etrusca fino alla foce in Arno, dove topi e zanzare sono di casa.
"E’ scandaloso – proseguono dal paese –. Abito sul Sambre e sembra di essere in una foresta. A nostre spese, siamo costretti a pulire da soli periodicamente sotto i terrazzi, altrimenti gli alberi entrerebbero in casa". A gettare nuova benzina sul fuoco della protesta sono state le bollette relative alla manutenzione 2024, che il consorzio di bonifica sta recapitando in questi giorni. "Il Consorzio si è dimenticato del Sambre ma non di inviarci gli avvisi di pagamento, che arrivano sempre puntuali. Ma per quale servizio? – si chiedono da Compiobbi –. Qui è tutto abbandonato. E pensare che un tempo, quando non si pagava niente, la pulizia veniva fatta tre volte l’anno".
Ma vegetazione ’rigogliosa’ e sporcizia sono un problema anche per le strade, con caditoie otturate e con rovi cresciuti lungo la via Aretina. Il punto più critico è il tratto fa Girone e l’ingresso nel Comune di Firenze, dove le piante sporgono addirittura nelle corsie di marcia. Spesso si tratta di rovi e altre essenze spinose con grave rischio di caduta, soprattutto per i ciclisti ma anche per i motociclisti. "Questo tratto è la terra di nessuno. Per un penoso rimpallo di responsabilità – denuncia Maurizio Landi, appassionato di due ruote – nessuno interviene. Fra Girone e S. Andrea non è di Fiesole, non è di Anas, non è di Firenze, non è di Città Metropolitana". Tanto che un rogo di rifiuti abbandonati è lì da tempo.
Daniela Giovannetti