REDAZIONE FIRENZE

Associazione a delinquere, nove imprenditori nei guai

Inchiesta della Finanza. Indagati anche tre dipendenti pubblici

Guardia di Finanza

Firenze, 11 novembre 2019 -  Un'associazione a delinquere finalizzata a turbare il corretto svolgimento delle procedure di affidamento di pubbliche forniture, in particolare divise, per Comuni e altri enti pubblici. È l'ipotesi di reato al centro di un'inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Firenze e dal pm fiorentino Leopoldo De Gregorio che stamani ha portato all'esecuzione di misure interdittive, emesse dal gip Alessandro Moneti, a esercitare uffici direttivi di società per 9 imprenditori titolari di ditte toscane che producono capi di abbigliamento da lavoro.

Le indagini, avviate dopo una denuncia presentata due anni fa dall'ufficio anticorruzione, trasparenza e controlli del Comune di Firenze, avrebbero "messo in luce alterazioni nelle procedure di affidamento indette da alcuni Comuni ed enti pubblici della Toscana", con "un nucleo di imprese che, in circa cinque anni, sono risultate più volte aggiudicatarie" delle gare bandite da alcuni enti pubblici, territoriali e non, per l'acquisizione "prevalentemente di divise e accessori per la polizia municipale, per servizi di guardiania e di rappresentanza. L'inchiesta avrebbe svelato, si spiega, l'esistenza di un 'cartello' di imprese:

"Sarebbe emerso - si legge in una nota della Gdf - un forte vincolo a carico di alcune delle principali società attive nelle forniture dei beni, fondato su interessi perseguiti secondo logiche di non aggressione e accordi attraverso cui alcune aziende si sarebbero divise i territori di diverse regioni del Centro-nord".  

Sono, inoltre, al vaglio della procura la posizione di tre funzionari pubblici che risulterebbero "in stretto collegamento con alcuni degli imprenditori destinatari dei provvedimenti interdittivi" nonchè quella di tre società con sede a Firenze, Prato e Empoli, "per le quali sarà valutata l'adozione di eventuali ulteriori analoghi provvedimenti", precisano gli investigatori.

Sono indagati anche dipendenti pubblici. In particolare, secondo quanto appreso, per tre funzionari pubblici, ai quali viene contestato il reato di turbativa d'asta, la procura ha chiesto la misura cautelare dell'interdizione dai pubblici uffici sulla quale, secondo quanto previsto dalla legge, il gip deciderà dopo l'interrogatorio non ancora avvenuto.

Si tratterebbe, secondo quanto appreso, di un funzionario della polizia municipale di San Giuliano Terme (Pisa), e di due dipendenti dei Comuni di Siena e Cecina (Livorno), che per l'accusa si sarebbero accordati con alcuni degli imprenditori indagati per falsare l'esito di alcune delle gare oggetto dell'inchiesta. Tra i bandi finiti al centro delle indagini nel corso degli anni, quello per le forniture di divise ai dipendenti della Galleria dell'Accademia di Firenze, dell'Opera primaziale pisana, di fornitura di divise alla polizia municipale di Firenze, di Siena e di Massa.