SANDRO
Cronaca

Immigrazione, una Bomba Sociale che Necessita di un Piano Abitativo Nazionale

L'immigrazione pone un grande problema abitativo che può sfociare in varie illegalità. Per evitarlo, è necessario un piano abitativo nazionale con risorse pubbliche. La casa è una tappa fondamentale per l'integrazione.

Sandro

Rogari

Perché l’immigrazione pone un grande problema abitativo dietro il quale si sviluppano varie illegalità. La prima è quella connessa con l’occupazione abusiva di immobili. Ma da questa ne discendono altre che abbiamo constatato con il caso di Kata. Qualsiasi emergenza ci mette di fronte a una realtà umana che preferiamo dimenticare, ma che rappresenta una bomba sociale. L’immigrazione, così massiccia soprattutto da un anno a questa parte, non è un fenomeno che i singoli comuni piccoli e grandi possano risolvere senza un piano abitativo nazionale. È evidente che se non si vuole precostituire col disinteresse del problema dell’abitazione degli immigrati l’esplosione di una nuova criminalità, la questione abitativa deve essere affrontata con risorse pubbliche nazionali. La casa è una tappa fondamentale del processo di socializzazione e integrazione dell’immigrato nella nuova realtà sociale nella quale si è inserito, come lo è la scuola per bambini e adolescenti e come lo è la possibilità di accesso ad un lavoro dignitoso. È positiva la politica di distribuzione sul territorio e dell’immissione degli immigrati anche in piccole comunità. Deve essere evitato il fenomeno banlieue, delle periferie marginali che crescono su se stesse e divengono covo di rivolta sociale collettiva. Ma questo richiede una politica attiva che i comuni possono svolgere solo se dotati di adeguate risorse. Il fai da te non è possibile.