REDAZIONE FIRENZE

Cibo, scuola e cure anche agli irregolari

Immigrati, la Toscana vara la legge sui «diritti samaritani». La furia delle opposizioni

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Firenze, 5 giugno 2019 - Prosegue sul tema dei migranti e degli «ultimi» la sfida fra centrosinistra e centrodestra toscani e, in particolare, fra Pd e Lega. Nei giorni scorsi il presidente della Regione Enrico Rossi aveva annunciato una nuova partenza per la «Legge sui diritti samaritani», già proposta a dicembre ma poi rimasta in cassetto per attendere l’esito dei ricorsi alla Corte Costituzionale contro il Decreto Sicurezza. Ieri in Consiglio regionale la norma è stata esaminata dalla terza commissione, guidata da Stefano Scaramelli (Pd), dove è arrivata con un nome meno biblico e più anonimo: «Disposizioni per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana».

Qui ha ricevuto i voti favorevoli di Pd, Mdp e Sì-Sinistra Toscana e il no della Lega (assenti i Cinque Stelle). Martedì infine approderà in aula e si prevedono scintille. Anche perché la Lega ha già messo i propri legali al lavoro sull’atto, per chiedere al Governo di impugnarlo davanti alla Corte Costituzionale. Ma cosa prevede la «Legge sui diritti samaritani»? In pratica assicura salute, cibo, istruzione e assistenza sociale a tutte le persone presenti sul territorio toscano, al di là del loro status giuridico (quindi immigrati irregolari inclusi). «L’obiettivo – ha ribadito ieri l’assessore Vittorio Bugli – è garantire i bisogni essenziali anche di chi, a seguito del Decreto Sicurezza, rischia di rimanere senza assistenza. Vogliamo colmare il vuoto tra perdita di status di cittadini e rimpatrio». Secondo i dati illustrati da Bugli, circa tremila persone sarebbero state espulse dai Centri di accoglienza toscani a seguito del Ddl Sicurezza, ma solo cento persone sarebbero state rimpatriate. «Il provvedimento risponde ai dettami di civiltà e umanità – ha commentato Stefano Scaramelli – aiutando chi è difficoltà senza distinguo». In arrivo anche un bando da quattro milioni di euro per associazioni, Comuni e realtà impegnate in accoglienza e assistenza. E, ovviamente, tante polemiche. «IL GOVERNATORE Rossi e il Pd calpestano il Ddl Sicurezza – hanno commentato il deputato Giovanni Donzelli e il consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia) – vogliono restituire le risorse tagliate per i Cas e accogliere gli immigrati che, per la legge nazionale, sono clandestini». «Questa norma non serve – ha detto Jacopo Alberti (Lega) – visto che in Italia nessuno viene lasciato a morire per strada. La legge trasformerà invece la Toscana in un campo profughi». «Rossi soffia sul fuoco dell’intolleranza per assicurarsi un quarto d’ora di ribalta nazionale – ha commentato Maurizio Marchetti (Forza Italia) –. Ho presentato un ordine del giorno chiedendo di equiparare i diritti dei toscani a quelli degli stranieri».

Lisa Ciardi