"Il ’The Lodge’ poteva restare aperto come ristorante"

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Il caso di "The Lodge" il locale sotto il piazzale Michelangelo è approdato ieri anche in consiglio comunale. "L’ordinanza che ha spento la musica al locale – ha spiegato l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio – deriva da numerosissime segnalazioni per il troppo rumore da parte dei residenti. Il gestore non ha mai seguito le indicazioni dell’amministrazione prima per una verifica del rispetto dei decibel e poi per limitare la rumorosità. La chiusura è stata una scelta difficile come lo è come ogni volta che si è costretti a sospendere delle attività, ma era impossibile proseguire". "I primi esposti dei cittadini sono pervenuti alla Direzione ambiente a fine primavera – ha aggiunto – e così già il primo giugno si è provveduto ad invitare The Lodge ad una verifica autonoma del rispetto dei limiti acustici. Per ben due volte la polizia municipale ha accertato e contestato l’utilizzo di impianto di amplificazione sonora non inserito nella Valutazione d’impatto acustico". Gli esposti per il rumore sono continuati fino al 5 settembre "quando sono stati accertati decibel doppi rispetto a quelli di agosto". Dopo il provvedimento di chiusura il locale si è rivolto al Tar. "In attesa dell’udienza fissata per il 5 ottobre – insiste Giorgio – The Lodge può quindi rimanere aperto la sera come ristorante. La scelta di chiudere anticipatamente del tutto è stata presa dal locale e per questo esprimo solidarietà nei confronti dei lavoratori".

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