
di Sandra Nistri
Fino alla fine del 2023, parlando in termini ottimistici, il Comune di Scandicci non potrà avere a disposizione il Teatro Studio per il quale è previsto un maxi restyling, non solo dal punto di vista strutturale. Per un lungo periodo, dunque, gli scandiccesi potranno contare su un unico teatro sul territorio, l’Aurora, privato, per il quale però l’amministrazione ha un preciso obiettivo: garantire la possibilità di occasioni culturali a pubblici e sensibilità diverse, dai giovani ai più ‘adulti, con una pluralità di proposte, a partire dal ritorno della lirica.
"Il 14 gennaio – dice infatti l’assessore alla Cultura Claudia Sereni – è prevista la terza opera della stagione lirica, la prima in assoluto per Scandicci, grazie alla Compagnia d’Opera Italia Firenze. Pensiamo di poter confermare questi appuntamenti perché il Teatro Aurora ha una capienza tale da permettere il necessario distanziamento e tutte le accortezze per evitare i contagi da Covid-19. Il progetto si inserisce in una idea di rilancio complessivo del Teatro Aurora che, per alcuni anni, sarà l’unico teatro della città".
"Ci apprestiamo infatti al cantiere per il Teatro Studio – prosegue l’assessore – per il quale, il 31 dicembre scorso, è scaduto anche l’affidamento al gestore. Quindi la spinta verso l’Aurora è molto forte e anche la proprietà, con il nuovo consiglio di amministrazione, sta dando un forte impulso. In questa programmazione l’opera lirica è importantissima perché ha aperto una finestra su un genere che a Scandicci non era assolutamente praticato. Noi abbiamo tanti scandiccesi che amano questo genere ma che andavano al Teatro dell’Opera di Firenze per seguire le opere".
Spazio dunque alla lirica ma non solo per gli addetti ai lavori e per chi già conosce a memoria le arie di Verdi, Puccini o Rossini: "L’idea del Comune infatti – spiega Sereni – è di avvicinare la popolazione, di rendere questo genere popolare come poi sono veramente le storie raccontate nelle opere. C’è ancora del lavoro da fare per centrare l’obiettivo, ma l’idea è quella di fare un lavoro di formazione del pubblico che poi nel tempo possa arrivare anche ai ragazzi, alle scuole. Purtroppo, in questo momento siamo vincolati da un periodo di emergenza sanitaria che sta provando e non poco il settore culturale".
Non solo lirica però per il teatro Aurora: "Da febbraio – afferma l’assessore – proseguiremo con ‘Aurora di sera’: ora abbiamo la certezza che se i teatri rimarranno aperti avremo una stagione teatrale molto importante dove investiremo anche qualcosa in più perché, non avendo il Teatro Studio, potremo trasferire qui alcune risorse".
Recente è poi la collaborazione con il Club Tenco che ha portato anche ad un partecipatissimo incontro con Roberto Vecchioni: "Per il 2022 investiremo anche su questo versante del nuovo cantautorato e della musica che, con la lirica e gli appuntamenti della stagione teatrale, completerà il cartellone con una offerta variegata. In più ci saranno gli appuntamenti del teatro amatoriale e della Compagnia Mald’estro che è riuscita a portare 500 persone in sala con La Locandiera. La risposta del pubblico c’è, nonostante i timori".
La previsione del Comune è quella di poter avere il nuovo Teatro Studio entro gli inizi del 2024 ma il cronopogramma non è certo: "E’ una speranza – dice Sereni – ma certo visto anche il periodo non possiamo dare una sicurezza. Fra l’altro stiamo anche seguendo con attenzione i vari bandi perché vorremmo coprire questo investimento, è previsto uno stanziamento di 2 milioni e 300mila euro, con i fondi del Pnrr, quindi non è possibile una scadenza precisa. Sicuramente i lavori però proseguiranno per tutto il 2022 e per tutto il 2023".
Nell’attesa, intanto, sono decisamente positivi i ‘numeri’, rispetto alle iniziative culturali promosse dal Comune, tra il 2020 e il 2021: in totale nei due anni fra la rassegna estiva e le appendici invernali son stati ben 390 gli eventi organizzati.