Il sindaco Casini ora punta Firenze: "In campo al fianco di Saccardi. Un ballottaggio? Noi determinanti"

Dopo 10 anni alla guida di Bagno a Ripoli la scelta di correre come consigliere comunale con Iv "A Bagno a Ripoli Pd e Iv insieme, a Firenze non c’è stata volontà. Sullo stadio? Grande errore politico".

Il sindaco Casini ora punta Firenze: "In campo al fianco di Saccardi. Un ballottaggio? Noi determinanti"

Il sindaco Casini ora punta Firenze: "In campo al fianco di Saccardi. Un ballottaggio? Noi determinanti"

Dopo 10 anni da sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini si candida come consigliere a Palazzo Vecchio per Italia Viva, partito al quale ha aderito un anno e mezzo fa dopo una lunga militanza nel Pd.

Casini, perché ha deciso di candidarsi su Firenze?

"Perché c’è bisogno di metterci la faccia e dare il proprio contributo in politica, nelle amministrazioni, per la comunità. Dopo un’importante esperienza come amministratore nella città in cui vivo, ho imparato che non c’è traguardo irraggiungibile quando c’è ascolto e determinazione".

Ma Firenze non è certo come Bagno a Ripoli.

"È una realtà diversa, ma che ben conosco dato che ci sono nato, ci ho studiato e dove ho tanti amici. Firenze ha bisogno di amministratori concreti che passino dalle parole ai fatti. La nostra candidata sindaco Stefania Saccardi, con cui ho condiviso anni di lavoro, è la persona giusta per cambiare le cose".

A Bagno a Ripoli Pd e IV sono in coalizione; perché a Firenze no?

"A Bagno a Ripoli abbiamo dato un bell’esempio di come si possa costruire il futuro centrosinistra. A Firenze questa volontà non c’è stata nonostante i nostri tentativi di poterla costruire".

Di fronte a un eventuale ballottaggio cosa farete?

"Innanzitutto puntiamo a vincere: siamo la migliore opzione di governo per la città. Se si dovesse andare al ballottaggio, saremo comunque determinanti per la vittoria al secondo turno. Niente è scontato: valuteremo eventualmente il 9 giugno quali saranno le migliori opzioni".

Nel suo secondo mandato, ha fatto realizzare il Viola Park in terra di Bagno a Ripoli. Cosa ne pensa del progetto dello stadio di Firenze?

"È stato un grande errore politico. La Fiorentina voleva realizzare un grande stadio di proprietà: le fosse stato permesso, saremmo vicini all’inaugurazione. Basta vedere quello che è ora il Viola Park, per capire che livello di stadio avrebbe potuto avere Firenze. Gli stadi di Serie A vanno fatti coi soldi dei privati. Gli oltre 200 milioni di fondi pubblici, e non basteranno, che saranno spesi per il rifacimento del Franchi, potevano e dovevano essere utilizzati per scuole, case popolari, rigenerazione urbana".

Quali?

"Non parlo di qualità progettuali o dei percorsi tecnici del nuovo impianto, ma solo di una scelta politica di fondo che è stata totalmente sbagliata. Sono seriamente preoccupato sui tempi e su come si svilupperà il percorso dei lavori, sugli impatti che potranno esserci su tifosi e club viola. Sono ancora troppe le incertezze. Gli altri candidati parlano di dialogo da avviare con la Fiorentina: per quello che ci riguarda, il dialogo c’è e c’è sempre stato, non c’è certo bisogno di iniziare a costruirlo ora".

Manuela Plastina

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