di Barbara Berti
"Il segreto del nostro amore? Ridere insieme". Parola di Katia Follesa e Angelo Pisani, coppia nella vita e sul palco con "Finché social non ci separi", spettacolo in programma stasera (ore 21) al Tuscany Hall. I due, insieme da vent’anni, hanno scelto di dirsi tutto anche le cose meno belle, e per farlo si sono affidati all’ironia che smorza i toni senza sminuire l’importanza di ciò che ci si dice. "Facciamo un’analisi di coppia partendo dalla nostra esperienza, concentrando l’attenzione sulla quotidianità e su come questa è cambiata dopo il lockdown", dicono i due comici ricordando che il pubblico è coinvolto nello spettacolo perché potrà dire la propria opinione sul partner, svelandone i difetti, attraverso il meccanismo dei bigliettini anonimi e dei social.
Quali sono i difetti più comuni di cui si lamentano le coppie?
"Logorroico, non ascolta, sparecchia mentre l’altro sta mangiando, fa le ‘puzzette’ sul divano dando la colpa al cane...", sostiene Katia.
E un difetto di Angelo?
"Tantissimi! Lascia i vestiti sparsi ovunque - svela –, manda vocali da due minuti ma poi li cancella e li rimanda".
I difetti di Katia?
"Le capita di iniziare a fare delle cose ma non sempre le porta in fondo", ribatte Angelo.
Ma qual è il segreto per un matrimonio lungo e sereno?
"Non credo che ci sia una formula magica per far andare bene un rapporto - ammette Katia –. Io conosco la mia storia e la cosa che ha sempre distinto me e Angelo che non siamo affatto la coppia perfetta, anzi, è sempre stato quello di comunicare, parlare e cercare di non annoiarci mai. Facciamo un mestiere per il quale siamo stimati ogni giorno e forse questo l’abbiamo portato anche nella nostra relazione. Stiamo insieme da anni e ci sono stati incidenti di percorso, ci siamo lasciati, però c’è sempre qualcosa che ci lega e non ci fa mai dire: separiamoci. Credo che comunicare sia la cosa più importante insieme a ridere insieme anche nei momenti meno felici". "Spesso con la risata si possono risolvere tanti problemi - aggiunge Angelo –, ed è un po’ quello che cerchiamo di raccontare nello spettacolo. Ovviamente non sempre basta".