PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Il San Lorenzo per il ’Rapa’. L’omaggio degli Amatori

Duecento persone sugli spalti, cori e fumogeni dedicati ad Alessio Rapezzi. I compagni si fermano all’undicesimo minuto, in onore della maglia numero 11 .

Il San Lorenzo per il ’Rapa’. L’omaggio degli Amatori

Non contava il risultato. Anche se alla fine è stato un pareggio per 1-1 contro i Biscioni, una delle migliori formazioni della provincia di Firenze. Lunedì sera era importante ricordare Alessio Rapezzi. Il ‘Rapa’ era il San Lorenzo e, alla ripresa del campionato dopo la sua morte, gli Amatori del San Lorenzo ce l’hanno messa tutta per onorarne la memoria. In campo e fuori. Sul terreno di gioco con una prestazione maiuscola e che sicuramente avrebbe reso orgoglioso anche lui. Sugli spalti dove in più di duecento hanno riempito le tribune per ‘cantare’ il suo nome tra fuochi d’artificio e fumogeni gialli e verdi. I colori della società campigiana, la sua seconda famiglia. Attaccati alla rete ai bordi del campo due degli striscioni preparati per il giorno dell’ultimo saluto: ‘Ciao mister’ e ‘Come è stato facile amarti sarà impossibile dimenticarti’. Occhi lucidi e tante mani al cielo, quasi a cercare un appiglio per riportarlo lì in mezzo a loro e ridere tutti insieme. Dopo l’abbraccio delle due squadre al centro del campo prima del fischio d’inizio, all’undicesimo minuto, proprio in onore della maglia numero 11 che per Rapezi era come una seconda pelle, il gioco si è fermato per sessanta secondi, in un silenzio surreale, ma denso di emozione. "Volevamo ricordarlo – dicono alcuni dei suoi amici – dove lui era ed è sempre presente". Nel giorno, fra l’altro, che resterà impresso per sempre a Firenze e fra i tifosi viola, il 4 marzo, anniversario della morte di Davide Astori. Davide e Alessio accomunati dallo stesso destino e, chissà, adesso a giocare insieme e a ‘rincorrere’ un pallone lassù.