REDAZIONE FIRENZE

Il ricatto con le foto osè, le frasi razziste al 13enne

La storia del pestaggio del compagno, più fragile dei fragili perché malato, reo di una spiata agli insegnanti segue soltanto di un giorno un’altra bruttissima storia di bullismo, ricatti e violenze fisiche e psicologiche. È quella denunciata alla polizia postale da una mamma di Firenze, la cui figlia dodicenne frequenta una scuola media cittadina. Un incubo iniziato a ottobre quando, racconta la madre, la ragazzina ha cominciato a chiudersi in se stessa, a uscire sempre meno e a trascorrere ore e ore in camera. La mamma, con l’aiuto del padre della ragazzina, ha installato sul suo cellulare un sistema di monitoraggio per chiamate e messaggi. Le si è così aperto un mondo fatto di ricatti, minacce e richieste di foto esplicite.

"Era dicembre – ha raccontato la madre – quando ho visto che a mia figlia arrivavano continuamente domande pressanti e minacciose perché spedisse delle foto. Ho quindi capito che veniva ricattata da un gruppetto di bulli per estorcele foto sexy o denaro".

A febbraio scorso altri casi, sempre in città: quello delle immagini del fondoschiena di una minorenne con tanto di punto interrogativo condivise da decine di compagni e poche ore dopo da diverse chat WhatsApp di ragazzini della scuola e anche di altri istituti.

Ma anche quello del tredicenne del Campo di Marte contro il quale un coetaneo ha scatenato offese razziste: Te e la tua famiglia siete solo degli ebrei di m... Un ragazzino che già in precedenza era stato preso di mira da vari bulletti del rione perché un po’ in sovrappeso.