
di Lisa Ciardi
"Tutto il gruppo unito degli Amici del Presepe di Lecore vi augura un Santo Natale e informa che, per rispetto delle volontà del parroco, il presepe artistico non è stato allestito". Poche parole su Facebook che hanno fatto saltare sulla sedia non pochi amanti della Natività artistica allestita, ormai da 16 anni, nella piccola chiesa di Lecore, frazione di Signa. Un presepe insolito, perché realizzato con materiali alternativi (conchiglie, frammenti di vetro, radici e fette di pane secco) e per le date di apertura: veniva inaugurato il giorno di Natale per restare visibile a gennaio. Le tante particolarità dell’opera, nata dalle mani di Sauro Mari e di un team di volontari, ma anche le sue dimensioni (occupava buona parte del presbiterio) l’avevano resa meta di moltissimi visitatori: circa 15mila l’anno nelle ultime edizioni. Poi lo stop per la pandemia e, quest’anno, la sorpresa: nessun presepe nella chiesa di Lecore. Un’assenza accolta con dispiacere da cittadini e appassionati, e che si è trasformata in stupore dopo il messaggio affidato ai social dalla pagina "Presepe artistico di Lecore".
Ma don Andrea Coppini, parroco di Sant’Angelo a Lecore (da cui dipende anche la chiesa di Lecore) fornisce una versione diversa dei fatti: "Fra allestimento e smontaggio, il presepe occupava tutto il presbiterio da fine novembre e febbraio – spiega – prevalendo sulla liturgia e l’eucarestia. Nel 2019, subito dopo il mio arrivo, trovammo una soluzione provvisoria ma in quell’occasione chiesi un’organizzazione diversa, in un altro luogo. Accanto alla chiesa ci sono spazi che potevano e potrebbero essere utilizzati: per questo, d’accordo con l’arcivescovo, avanzai la proposta di spostare lì la Natività. Poi c’è stato il Covid. Da allora i volontari non si sono più affacciati in parrocchia e, pochi giorni fa, senza aver più avuto più contatti con loro, è apparso il messaggio sui social che mi attribuisce la decisione". Nessun no al presepe dunque, ma la richiesta di spostarlo. Che però ha creato forte malumore nei volontari. Al di là dei torti e delle ragioni, resta una perdita importante per la comunità e soprattutto per la piccola frazione di Lecore.