Non è una novità il portierato di quartiere in borgo San Frediano. Nato quattro anni fa dall’esperienza dall’associazione Incontriamoci sull’Arno, operante nel settore della salute mentale, come progetto di apertura e servizio al territorio, dove trovare un aiuto per qualsiasi esigenza, dal disbrigo di pratiche allo Spid, dal doposcuola a un posto per farsi arrivare i pacchi, da una mano con gli acquisiti on line, alla spesa a domicilio quando sei malato, da un libro da leggere a uno sportello per parlare di problemi e disagi. Insomma: se a San Frediano hai bisogno di una mano, il portiere c’è. Ma nel tempo è diventato qualcosa di più e la novità è che gli eventi delle ultime settimane hanno dimostrato quanto questa botteghina stretta stretta sia diventata un punto di riferimento per tutto il rione.
Quando il borgo è sprofondato – in modo fisico e per qualcuno anche simbolico – in quella voragine del 22 dicembre, tra allagamenti e paura, il vicinato spaesato è corso qui a ritrovarsi, a cercare un primo consulto, un vicino della casa davanti. Come quando avevi un problema, non sapevi come fare, per prima cosa andavi alla guardiola del portinaio. Solo che oggi non è del condominio, ma del quartiere.
C.C.