SANDRA NISTRI
Cronaca

Il Parsifal ancora bloccato dal fango: "La riapertura? Solo dopo l’estate"

Danni da 200mila euro. Il titolare: "Cerchiamo di salvare quel che resta. Confidiamo nei fondi pubblici"

Danni da 200mila euro. Il titolare: "Cerchiamo di salvare quel che resta. Confidiamo nei fondi pubblici"

Danni da 200mila euro. Il titolare: "Cerchiamo di salvare quel che resta. Confidiamo nei fondi pubblici"

In apparenza, dopo l’alluvione del 14 marzo scorso, tutto sembra tornato alla normalità, o quasi. Nelle piazze del centro cittadino qualche segno del disastro avvenuto ancora si percepisce ma i negozi hanno ripreso in tempo record la loro attività. Eppure, a quasi tre mesi dalla paurosa esondazione del Rimaggio, c’è ancora chi dovrà attendere ancora mesi per poter tornare a lavorare. È il caso della sala prove e studio di registrazione, oltre che scuola di musica, ’Parsifal’ di via della Tonietta, finito letteralmente sott’acqua con danni ingentissimi e ancora in stand by: "Speriamo di poter riaprire dopo l’estate, a settembre o ottobre – dice il titolare Carlo Barducci – ma ora siamo fermi. Al momento stiamo smontando gli studi, anzi abbiamo chiesto un aiuto al Comune e ad Alia per lo smaltimento di materiali particolari come la lana di roccia e il cartongesso. Siamo riusciti per fortuna, con l’aiuto di tanti, a smantellare tutto ma resta ancora il fango dietro ai box. Cerchiamo comunque di salvare tutto il salvabile. Domani (oggi, ndr) arriverà una ditta specializzata da Roma che ci farà un preventivo per la ricostruzione dei box". La stima dei danni è comunque molto alta, circa 200mila euro, impossibile da coprire con le forze del solo Parsifal: "Chiaramente – prosegue Barducci – speriamo di poter ricevere contributi da enti pubblici, dalla Regione, dal Comune, vedremo quali disponibilità potranno esserci. La raccolta fondi attivata su GoFundMe subito dopo l’alluvione e che resta aperta per ora ha fruttato 25mila euro. C’è poi l’intenzione di fare qualcosa, iniziative anche con artisti amici che si sono già messi a disposizione ma aspettiamo di avere un preventivo più preciso dei costi". La lista dei musicisti che potrebbero impegnarsi è lunga se è vero che al Parsifal hanno provato e inciso i loro dischi artisti come i Negrita, Max Gazzè, i Baustelle, i Marlene Kuntz, gli Almanegretta, Teresa De Sio, Anna Oxa, Vinicio Capossela. E di casa, letteralmente, erano Piero Pelù, la Bandabardò, Marco Masini e Irene Grandi.

Qualche ‘ferita’ legata all’alluvione resta anche alla Pieve di San Martino: se la chiesa è stata subito agibile e sono tornati a disposizione anche alcuni locali dell’oratorio sono ancora da riparare i danni, cospicui, della cripta. In più dovrà essere ricostruito, per circa 37 metri lineari, il muro perimetrale crollato, con la verifica anche dello stato del tratto restante e l’incognita dei risarcimenti alle auto parcheggiate finite sotto le pietre. In totale, stando a una stima diffusa di recente i danni ammonterebbero a 120mila euro. Ancora difficoltà, almeno legate al suo prezioso patrimonio, anche per l’Istituto Ernesto de Martino con sede a Villa San Lorenzo: qui i danni hanno riguardato il 30% dell’archivio. Materiali che attualmente sono stati traferiti in due grandi container refrigerati della Regione Toscana al centro de La Chiusa a Calenzano e sottoposti a congelamento. Poi dovrà scattare la fase del recupero con una stima di alcune decine di migliaia di euro.