REDAZIONE FIRENZE

Il Parco Urbano si prepara al raddoppio

E’ pronto il progetto definitivo che prevede l’allargamento del polmone verde cittadino. Il Comune cerca i finanziamenti

Il Comune ‘prepara il terreno’ per la realizzazione del progetto di prolungamento del Parco Urbano. L’operazione permetterà, di fatto, di raddoppiare il polmone verde cittadino, che già ha un’estensione di circa 800 metri, da via Bustichini fino a via Duca d’Aosta. Per il nuovo lotto, dal lato del palazzetto Mario Gilardetti, è già stato consegnato da parte dell’architetto Simone Simoncini il progetto definitivo. Si tratta ora di trovare le risorse economiche per farlo diventare realtà. Un sostanzioso contributo potrebbe arrivare dal bando regionale "progetti integrati per l’abbattimento delle emissioni climalteranti in ambito urbano". La Regione, infatti, stanzia fondi a favore di quei comuni che prevedono "almeno un intervento di piantumazione di specie arboree e arbustive in ambito urbano finalizzato all’assorbimento delle emissioni climalteranti". L’intervento deve essere supportato da uno studio preciso e dettagliato che preveda la descrizione delle aree disponibili da destinare alle specie arboree, la tipologia e il numero delle stesse piante, nonché la stima delle emissioni nell’area oggetto di intervento. Il piano dovrà indicare anche le modalità e la tempistica di fornitura delle specie, di preparazione del suolo, di messa a dimora, di gestione e manutenzione per un periodo di almeno di 7 anni dalla realizzazione degli interventi con relativi importi dei costi manutentivi, di monitoraggio annuale per verificare i risultati di progetto, di smaltimento e di eventuale reimpiego, tenuto conto del ciclo di vita delle piante. Date le numerose e precise richieste tecniche contenute nel bando, l’amministrazione guidata da Alessio Falorni ha deciso di affidare due incarichi professionali che consentano: il primo di aggiornare e integrare il progetto dell’architetto Simoncini; il secondo di redigere uno studio ambientale-forestale relativo al progetto del parco urbano affidato alla società Ecosilva di San Miniato. Il Parco Urbano di Castelfiorentino è rimasto ‘anonimo’ fino allo scorso giugno, quando è stato intitolato a Gino Bartali. Fra le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione locale a questo riconoscimento ci sono anche le radici familiari del grande ciclista. Il padre, Torello, era nato a Castelfiorentino nel 1885, e anche dopo il trasferimento della famiglia a Ponte a Ema (dove è nato Gino) i Bartali hanno continuato a mantenere rapporti cordiali con i loro parenti valdelsani.

Irene Puccioni