Firenze, 4 agosto 2023 – La preparazione e l’esperienza dei militari da un alto. Dall’altro la sinergia con i cani, addestrati a fiutare la droga, ma anche a intercettare la carta moneta. Come Elio, il cane delle fiamme gialle che pochi giorni fa ha permesso di fiutare un milione di euro in una valigetta in transito per Villa Costanza. Le unità cinofile sono l’aiuto più valido per uomini e donne di Guardia di Finanza e Agenzia delle dogane e monopoli che sono di controllo ogni giorno all’aeroporto Vespucci.
Dalla fine della pandemia, in particolare in questo inizio d’estate, i passeggeri in arrivo sono aumentati in modo esponenziale. Abbiamo passato una giornata con gli agenti per capire come lavorano, quali sono le cose da sapere quando ci si mette in viaggio, e per seguire sul campo questa attività coordinata.
"L’Aeroporto – ha spiegato il capitano Lorenzo Albanese della Guardia di Finanza – è zona di confine, e come tutte le zone di confine presenta complessità differenti nel presidio. La Finanza ha funzione di polizia doganale, controlla e interviene contro le forme più disparate di illecito. La più diffusa è l’occultamento di valuta (limite consentito, 10mila euro); su questa attività non possiamo dimenticare l’ausilio degli speciali cash dog, utilizzati costantemente. Le unità cinofile sono poi d’aiuto nel contrasto alla diffusione delle droghe. Molto diffuse anche le violazioni del protocollo Cites: l’importazione illegale di flora e fauna in via di estinzione".
I controlli cominciano già sul nastro trasportatore dei bagagli o all’arrivo in aeroporto per chi ha bagaglio a mano. I cani delle Fiamme gialle sono addestrati e formano un tutt’uno coi loro conduttori. Le unità cinofile sono di grande aiuto, ma è soprattutto l’acume e l’esperienza dei militari che permette di segnare il punto contro chi tenta di aggirare i controlli.
Simona Nieddu dell’Agenzia dogane e monopoli ha una lunga esperienza in questo quotidiano lavoro di ricerca.
"Negli anni – racconta – ne abbiamo viste di tutti i colori. Abbiamo trovato denaro o stupefacenti occultati nelle uova di Pasqua o nelle scatole di biscotti; in alcuni casi anche nelle confezioni delle salviettine umidificate. E sul fronte della violazione del protocollo Cites sono uscite le cose più strane: una volta abbiamo trovato in una valigia due pesci drago vivi in una bolla con l’acqua all’interno. O ancora delle tartarughe verdi con il carapace molle, portate in Italia a scopo alimentare. L’ultima follia, di poco tempo fa è stata trovare una valigia piena di scorpioni: all’apertura è stato un fuggi-fuggi. Non c’è solo la malafede però: a volte contribuisce l’ignoranza delle norme. È invece importante conoscerle quando ci si mette in viaggio. Ultimamente per esempio ci sono regole aggiornate per chi trasporta opere d’arte contemporanea per le quali serve il nulla osta da parte dell’ufficio esportazioni della Sovrintendenza".
"I viaggiatori – ha detto Mauro Intreccialagli dell’Agenzia dogane e monopoli – devono sapere che la linea doganale è uno spazio di attraversamento del territorio nazionale e unionale. Al suo interno tutti i cittadini sono vincolati al rispetto delle normative in materia. Noi siamo a disposizione per fornire tutte le indicazioni che servono. Informare è un dovere da parte delle istituzioni e ai cittadini consiglio di documentarsi per non rischiare possibili sanzioni".