REDAZIONE FIRENZE

Il grande cuore della Toscana si mobilita

Il grande cuore della Toscana si mobilita

Ha un cuore toscano l’organizzazione delle squadre di soccorso italiane che nelle scorse ore hanno raggiunto la Turchia. La Protezione civile nazionale, infatti, ha messo in campo i nuclei Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco. Di conseguenza è stato attivato il settore sanitario del sistema per le ‘maxi-emergenze’ della Toscana, che ha sede a Pistoia. "La squadra - spiega il coordinatore Piero Paolini - è composta da un medico del 118 di Empoli, una dottoressa di Arezzo e sei infermieri provenienti dalle centrali di Firenze e Prato, Siena e Grosseto, Livorno e Pisa, Alta Toscana e due dalla centrale di Pistoia ed Empoli".

Intanto la Fondazione Il Cuore si scioglie si è subito attivata, inviando un primo contributo di diecimila euro per l’acquisto di beni di prima necessità per gli ospiti della struttura gestita dai Frati Francescani ad Aleppo. A dare un aggiornamento in diretta è padre Firas, responsabile della struttura dove, nel 2019, Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze hanno promosso il progetto “Per i bambini di Aleppo”, con l’obiettivo di aiutare oltre mille bambini a recuperare dai traumi fisici e psicologici subiti durante la guerra: "Qui ora serve tutto - spiega padre Firas -, cibo, bevande, vestiti, coperte per le 1500 persone che abbiamo qui, nel nostro monastero. Le persone sono sconvolte da questa grande calamità e vivono un tempo sospeso. Nel monastero ci prepariamo ad accogliere tutti quelli che si sono rifugiati qui e che arriveranno ancora più numerosi se ci saranno nuove scosse. Ringraziamo la Fondazione Il Cuore si scioglie per l’aiuto e tutti quelli che ci stanno dimostrando sostegno e vicinanza. In questo momento, ogni aiuto può fare la differenza".