REDAZIONE FIRENZE

Il dolore e la liberazione di San Casciano

Presentazione del libro di Coccia "La strage del Masso delle Fate".

Il dolore e la liberazione di San Casciano

Il tempo è galantuomo, si dice. Ma se c’è un giornalista e scrittore che si addentra nelle pieghe della Storia, per ricostruire le pagine rimaste sbiadite, dimenticate o occultate, è più facile che la verità diventi patrimonio di tutti. Così ha fatto Nicola Coccia, con lo scrupolo del cronista e la felicità di penna del narratore, nel suo libro “La strage del Masso delle Fate“, edito da ETS, che sarà presentato stasera alle 21.30 nell’Arena dentro le Mura a San Casciano.

Di cosa parli in libro, frutto di 15 anni di ricerche e di interviste, fino fino al ritrovamento di un documento inedito all’Archivio di Stato, lo spiega il sottotitolo: "Ottone Rosai, Bogardo Buricchi ed Enzo Faraoni, dal 1933 alla Liberazione di Firenze". Tre eroi di un attentato che causò la distruzione di un enorme quantitativo di dinamite, prodotta nella fabbrica Nobel di Signa, che i tedeschi avrebbero usato per devastare la Toscana. Il fatto, ma anche l’antefatto, col racconto su chi erano e su come si erano posti nei confronti del Fascismo Rosai, Buricchi e Faroni. Proprio domani si festeggia il 79° anniversario della Liberazione di San Casciano e anche per questo, insieme alla giornalista Olga Mugnaini, interviene alla presentazione il sindaco Roberto Ciappi.