Il day after di Del Re: "Cancellata da Nardella. Il mio Piano tradito. E’ tempo di alleanze"

L’ex assessora, leader di Fd, parla senza filtri del Pd e del sindaco "La maggioranza ha ingannato i fiorentini. La nostra opposizione costruttiva e non distruttiva. Dario? Pensa solo al suo futuro".

Il day after di Del Re: "Cancellata da Nardella. Il mio Piano tradito. E’ tempo di alleanze"

Il day after di Del Re: "Cancellata da Nardella. Il mio Piano tradito. E’ tempo di alleanze"

Che i rapporti tra Firenze democratica e Pd non fossero idilliaci, ma anzi critici, era cosa nota. Ma che la situazione potesse precipitare fino allo strappo definitivo che c’è stato ieri l’altro, dopo la votazione del Piano operativo in Consiglio comunale, nessuno lo immaginava.

Cecilia Del Re cosa ha provocato la spaccatura tra il suo gruppo e la maggioranza?

"Si è trattato di una scelta coerente rispetto a una visione di città che è stata tradita. Avevamo lavorato con degli emendamenti e indicato le cose che noi non avremmo mai accettato ma purtroppo i dem non ci hanno ascoltati e hanno rigettato le nostre proposte. Di conseguenza abbiamo deciso di uscire dalla maggioranza".

Adesso cosa succederà? La vostra sarà un’opposizione dura, oltranzista o di dialogo?

"Come Fd, fin dall’inizio, abbiamo lavorato a una visione diversa di città: dal centro storico alla lotta alla rendita, dalla Grande Firenze allo stadio. La nostra sarà sempre una opposizione costruttiva che andrà di pari passo con il programma con cui ci misureremo alle elezioni di giugno. I 3 emendamenti accolti su temi ambientali sono frutto del lavoro con cittadini e esperti al Tuscany Hall. Temi trascurati dal Poc perché il Piano del Verde poi non è stato neppure adottato".

Negli ultimi giorni ci sono stati forti attacchi nei suoi confronti. Iv ha parlato perfino di sessismo. Come si sente?

"Nardella ha omesso di ringraziarmi nel suo intervento di presentazione del Piano, e questo è stato notato da tutti. Ma la cosa non mi ha sorpreso perché da un anno mi ha completamente rimosso. D’altronde non ha avuto neppure il coraggio di comunicarmi la revoca delle deleghe in faccia, a voce. L’ho appreso a mezzo stampa e con una pec. Da lì non mi ha più parlato, nonostante in quei giorni abbia anche cercato di contattare le persone a lui vicine. Non mi hanno risposto neanche ai messaggi".

Si è sentita isolata?

"Io rappresentavo un intralcio ai piani futuri del sindaco, un problema. E quindi la cosa più semplice è stata “cancellarmi“. Alla faccia del rispetto anche per la persona dopo anni di lavoro insieme. Noi chiedevamo discontinuità, come avevo invocato un anno fa presentando il Poc ma il Pd non ha saputo interpretarla, tanto che le modiche hanno confermato la volontà di non voler cambiare nulla".

Però i vertici del Pd sembra abbiano cercato di tenerla dentro il Partito.

"Siamo sempre stati noi a cercare i vertici del Pd ma non c’è mai stata apertura. Giani fece la proposta di un ticket ma noi chiedevamo un dibattito pubblico sulla città e non le poltrone"

Crede che gli schleiniani abbiano contribuito al suo defenestramento?

"Assolutamente no. Quella scelta ha un nome e un cognome: Dario Nardella".

Cosa non vi ha convinto del Poc?

"La candidata del Pd Sara Funaro nel giorno della sua presentazione ha detto basta alla vendita di immobili pubblici ma contemporaneamente votava con Nardella la scheda per la cessione del San Giovanni di Dio, un bene di tutta la città. Questa secondo noi non è coerenza: ma questo è solo un esempio. Firenze ha bisogno di una proposta alternativa nel campo del centrosinistra".

Del Re, lei comunque al Poc ha contribuito.

"Certamente ci ho lavorato sodo per 3 anni, insieme a giunta e Consiglio, ma delle scelte successive compiute tra l’adozione e l’approvazione, hanno tradito alcuni dei principi cardine su cui il Piano era stato costruito".

Lei attacca questa amministrazione, ma qual è il vero problema?

"E’ stato un secondo mandato faticoso, perché il sindaco ha avuto solo l’ossessione del suo futuro. C’è stata una lontananza nei confronti della cittadinanza, un mancato ascolto e un’autoreferenzialità che ha creato una distanza enorme tra chi amministra e i fiorentini".

Oggi tutti si chiedono: che farà Cecilia Del Re da grande? Con chi si alleerà?

"Fd ha deciso di focalizzarsi sulla costruzione di punti programmatici che sono la base del confronto con eventuali alleati. Il 13 aprile organizzeremo un’iniziativa e anche il quadro delle alleanze sarà più chiaro".

In ultimo, se Nardella dovesse candidarsi alle europee lo voterà?

(Risata) "Mh...".

Antonio Passanese

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