"Il confronto aiuterà gli indecisi. Sui social? Più brava la sinistra. Il mio consiglio: concretezza"

Lapo Cecconi, docente del Master in Digital transformation: "Elettori ancora troppo confusi" "Da Schmidt mi sarei aspettato una comunicazione più graffiante, finora è stata troppo statica".

"Il confronto tra i candidati organizzato da La Nazione può incidere molto sulla fetta degli indecisi, anche a sinistra. I non schierati ideologicamente sono senza dubbio confusi dalla frammentazione del centrosinistra". Non ha dubbi Lapo Cecconi, docente del Master in Digital Transformation dell’Università di Firenze. "Un indeciso - aggiunge, - potrà finalmente capire quale candidato di sinistra risponda meglio alle sue vedute. Finora, ho visto poca chiarezza. Bisogna invece far emergere in modo chiaro le priorità. Alcuni temi si stanno accavallando, come quello del degrado alle Cascine, toccato sia da Funaro che Schmidt. Con questo, non voglio assolutamente dire che un dibattito simile possa spostar voti da destra a sinistra o viceversa".

Che idea si è fatto finora della campagna elettorale?

"Vedo molto dinamismo, ma non abbastanza attenzione nel definire bene le proprie proposte. C’è una evidente dispersione a sinistra, dove mi pare manchi un messaggio unitario. Dalla destra mi sarei aspettato una comunicazione social molto più aggressiva. In linea generale, vedo poca attenzione agli strumenti più innovativi dei social, Reels in primis. I social ci chiedono un racconto vero, in grado di far capire in pochi istanti il messaggio. Certo, sfida difficilissima".

Un giudizio sulla comunicazione di alcuni candidati?

"Sui social stanno facendo un buon lavoro Funaro e Del Re. La Saccardi sta adattandosi ad uno strumento che finora ha usato meno di altri e ha il pregio di mostrarsi genuina. Da Schmidt mi sarei aspettato una comunicazione più graffiante. Invece, è abbastanza statica, con grafica semplice e poco utilizzo di video. Diciamo che il centrosinistra sta dimostrando un po’ più di dimestichezza con i social".

Un consiglio ai candidati?

"Esercitarsi bene nel selezionare le parole in ottica di priorità. Ed esser precisi nel far comprendere il proprio messaggio anche a chi, nei giorni successivi, magari leggerà il resoconto della serata sul giornale o sul web. Pochi voli pindarici, tanta concretezza: ecco cosa ci vuole".

E il look?

"L’importante è sentirsi bene. Sarebbe un errore trasformarsi per quell’occasione".

Cosa si aspetta per i giorni conclusivi della campagna?

"Un po’ di fuochi d’artificio. Insomma, le proposte più d’impatto finora tenute nel cassetto".

Elettra Gullè