
Braccio di ferro tra la congregazione Suore di carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa che gestiscono la Rsa "Gino Incontri" e il Comune. A seguito del focolaio Covid19 scoppiato nella casa di riposo a inizio aprile (tutti e 35 gli ex ospiti e buona parte del personale si sono infettati e 4 anziane sono decedute), il sindaco Paolo Campinoti aveva firmato, lo scorso 24 aprile, un’ordinanza con la quale veniva richiesta la "sospensione immediata dell’autorizzazione al funzionamento e dell’accreditamento della struttura". Un atto maturato come conseguenza del provvedimento preso dalla Asl Toscana centro che, dopo il sopralluogo nella struttura, aveva inviato una segnalazione alla Procura di Firenze che ha poi aperto un fascicolo. Ebbene, le suore non hanno accolto di buon grado le decisioni di Asl e Comune e hanno presentato ricorso al Tar della Toscana, impugnando il provvedimento dell’azienda sanitaria e l’ordinanza del sindaco. L’Asl ha già dato mandato al proprio avvocato "di resistere alle pretese avversarie" e lo stesso, ora, ha fatto il Comune. Con delibera di giunta l’amministrazione gambassina ha deciso di andare avanti, dando mandato al responsabile dell’ufficio affari generali di provvedere ad affidare l’incarico legale per la "difesa tecnica dell’Ente dinanzi al Tar".
I.P.