Tra qualche giorno Palazzo Vecchio pubblicherà il bando per gli aiuti all’affitto. "L’abbiamo finanziato tutto noi, come Comune, mettendoci più di 1,5 milioni. Ma non basta: il governo deve ripristinare il fondo", tuona Dario Nardella a margine di un’iniziativa. I fondi a disposizione sono pari a circa 1,7 milioni: oltre 1,5 milioni li stanzia l’amministrazione, 170mila euro la Regione. Così, rispetto allo scorso anno quando lo Stato girava 2 milioni che si sommavano ai 200.000 messi dal Comune, mancheranno all’appello circa mezzo milione, fa i conti il sindaco. Il Comune, però, è impegnato per colmare il gap da qui a quando la misura sarà presenta ufficialmente.
Il bando, prosegue, è studiato "per venire incontro alle tante famiglie in difficoltà, visto che gli affitti in un anno sono aumentati anche del 15%. Ad esempio, ci sono stanze da 20 metri quadrati che costano 600 euro al mese; oppure appartamenti per una coppia con un figlio che arrivano a 1.400-1.500 euro". L’emergenza in corso, figlia del disagio abitativo, ribadisce, "è totale, ma il governo ci ha completamente abbandonato: il fondo per la riqualificazione delle case popolare è azzerato, stessa cosa per gli aiuti all’affitto". Intanto, ieri il primo cittadino ha sentito la rettrice Alessandra Petrucci per dirle che come Comune "siamo favorevoli agli studentati realizzati in immobili pubblici", a patto che servano "gli studenti dell’Università di Firenze" e che le tariffe ricalchino quelle dell’Azienda per il diritto allo studio: non più di 400 euro al mese, cifra "che non ha niente a che vedere con i 700-800 euro per camere private o studentati per stranieri". La gestione può essere, quindi, "pubblica, mista pubblico-privato, oppure tutta privata. Tuttavia la condizione è sempre la stessa: la necessità è rispondere alla cosiddetta fascia media degli studenti", come a San Salvi. In perfetta sintonia Petrucci che ieri, dopo aver sentito Nardella ha detto che "condivido l’orientamento espresso dal sindaco e lavoreremo insieme in questa direzione".