
Era una bella storia di solidarietà, ora rischia di trasformarsi in un caso. È la vicenda di Malika Chalhy, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa dopo aver confessato di amare un’altra ragazza. La sua storia ha commosso il web e smosso il mondo della politica, tanto che la raccolta fondi lanciata dalla cugina di Malika aveva raccolto 140mila euro, con decine di migliaia di donatori. A innescare il polverone una foto postata sui social dove Malika è alla guida di una Mercedes. A chi le chiedeva privatamente a chi appartenesse quella macchina Malika ha risposto che era dei genitori della sua ragazza. Ma poi, pubblicamente, ha dato un’altra versione: "Sì ho detto una bugia. Mi scuso. Mi è stato chiesto che ero sotto pressione", ha detto Malika al sito ’Tpi’ aggiungendo poi che ha speso 17mila euro e che voleva togliersi uno sfizio.
C’è poi la questione della seconda raccolta fondi aperta per aiutare Malika. "Io non l’ho mai condivisa – spiega la ragazza – e avevo detto di bloccarla". Ma la ’colletta’ è andata avanti e ha raccolto 11.500 euro. "Ho deciso che questi soldi li donerò in beneficenza". Quando ieri abbiamo provato a contattare Malika il suo cellulare era staccato. Il suo addetto stampa, Nicole Persico, ieri sera, ha tagliato corto: "Non la seguiamo più noi. Sono state dette cose non vere, decade il rapporto di fiducia".