‘Il Cameraman’, torna Remo Anzovino per suonare dal vivo

Il pianista e compositore Remo Anzovino torna a Fiesole per sonorizzare il film muto "Il Cameraman" di Buster Keaton, dimostrando la sua maestria nel creare colonne sonore uniche e coinvolgenti.

‘Il Cameraman’, torna Remo Anzovino per suonare dal vivo

‘Il Cameraman’, torna Remo Anzovino per suonare dal vivo

"Venti anni fa registrai "Dispari", il mio primo album e non mi sarei mai aspettato di realizzare 20 album in 20 anni, fra dischi di brani originali e colonne sonore per il cinema e che sarei riuscito a 47 anni ad affermare il mio linguaggio, a fare musica di mestiere. Con tanta soddisfazione". Remo Anzovino come back to Fiesole ! Concluso il Don’t Forget to Fly tour, il pianista e compositore di Pordenone torna stasera alle 21 al Teatro di Fiesole per musicare dal vivo il film "Il Cameraman", il capolavoro del 1928 di Edward Sedgwick e Buster Keaton. E’ il penultimo film muto di Keaton, il suo primo distribuito dalla Metro Goldwyn Mayer ed è considerato uno dei grandi capolavori dell’attore e regista statunitense. "Avete mai visto un film muto in sala, animato dalla musica dal vivo? La mia carriera musicale è iniziata così e ora è molto raro che succeda, per cui sarà un evento unico - sottolinea Anzovino -. Questo film vi farà ridere e commuovere fino alle lacrime perché Buster Keaton era un genio vero". Mentre sullo schermo scorreranno le immagini, il pianista darà spazio alla sua verve, alla sua sensibilità per creare dal vivo la colonna sonora più adatta a vitalizzare le immagini e il racconto della storica pellicola che, grazie al commento pianistico, rivivrà in maniera diversa dal solito. Prosegue quindi in bellezza il percorso di sonorizzazione del cinema muto realizzato da questo pianista tra i più creativi della scena strumentale contemporanea, che già dagli anni 2000 è stato (e continua a essere) volentieri protagonista di fantastici progetti al confine tra musica e cinema, tra passato e presente. La sua è una musica ritmata, immaginifica, creata per l’occasione con carattere e passione, ma di solito poco percorsa dall’improvvisazione. "Credo nella scrittura, non nell’estemporaneità - dice Anzovino -. Penso che chi sa fare un grande film, un quadro, un disco, prima lo sa anche scrivere . Una cosa è bella quando è scritta bene, con essenzialità, fantasia, passione, ma senza cedere all’ego".

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