REDAZIONE FIRENZE

I video hard e le "attenzioni" verso la sorellina di 7 anni

Quelle zone oscure, torbideche gravano su alcune famiglie. E’ in quest’ambito infatti che una bambina – oggi dodicenne – avrebbe ricevuto, anzi subito le attenzioni scabrose del figlio di primo letto della madre. Del fratellastro insomma, per citare un termine ormai abbastanza desueto. I primi sospetti, la vicenda che in qualche modo venne scoperta dai genitori e arrivò agli investigatori e agli inquirenti.

Gli accertamenti, sofferti, doverosi e destinati a creare turbamenti profondi. Oggi il ragazzo è accusato in Tribunale di due reati: atti sessuali e corruzione di minorenne che sarebbero stati commessi secondo la procura quando la sorellina di anni ne aveva appena sette.

In particolare il ’compagno di giochi’ l’avrebbe convinta – nel senso di costretta – a vedere film erotici insieme a lui, per poi passare ad alcune pratiche sessuali ai danni della bambina delle elementari, in un abisso di perversione.

L’udienza preliminare non si è conclusa: il giudice ha disposto un incidente probatorio: ha conferito a un professionista del ramo l’incarico teso di verificare l’idoneità fisica o mentale a rendere testimonianza, a verificare le attuali capacità testimoniali della bambina oggi dodicenne. Per la Cassazione (sez.III, 28 febbraio 2003) "la minore età di un testimone non incide sulla capacità di testimoniare; semmai sulla valutazione della testimonianza e cioè sulla sua attendibilità".

Il giudice insomma ha l’obbligo di procedere ad una valutazione attenta delle dichiarazioni accusatorie fatte da minori, pur non dovendo discriminare le dichiarazioni dei minori di anni 14, che non giurano, rispetto a quelle dei testimoni che invece devono prestare giuramento.

g.sp.