I pesanti container scaricati in mezzo ai bambini. Rischiose manovre nel giardino aperto

Genitori osservano preoccupati gli operai mentre a pochi passi volteggiano le enormi future aule di metallo da montare

foto Jacopo Canè/Germogli

foto Jacopo Canè/Germogli

Figline Incisa, 13 agosto 2022 - I giardini Cavicchi sono diventati il cantiere della futura scuola media Da Vinci: chiusi di sera ma aperti di giorno, anche se è di giorno che vengono scaricati, e montati, i container da adibire ad aule didattiche. Destinazione finale di questi moduli, che accoglieranno gli studenti di 7 classi su 12 per tutto il prossimo anno scolastico, è il campo sportivo dell’oratorio Don Bosco. Ma se la zona scelta come area di montaggio è stata recintata ed è lontana dai giochi dei bambini, quella di scarico dei container è stretta invece tra alti fusti, altalene e scivoli.

Per tutta la mattinata di ieri gli operai e gli addetti al trasporto sono stati impegnati a scaricare quegli enormi e pesanti scatoloni di lamiera, tra gli alberi e le attrezzature ludiche, con un bel po’ di fatica e con manovre di estrema precisione per evitare di farli sbattere contro cancelli e tronchi. E questo si è svolto di fronte a un pubblico incuriosito quanto preoccupato, di genitori e di bambini che erano tra le altalene e gli scivoli, mentre a pochi metri da loro venivano effettuate le grandi e potenzialmente pericolose manovre di scarico. Sarebbe bastata una manovra sbagliata a far precipitare i container.

I piccoli sono stati invitati ad allontanarsi dalle altalene solo al passaggio ravvicinato di muletti e container, ma l’area non è stata mai chiusa. E i contanier venivano uno via l’altro depositati vicinissimi a loro, per poi essere spostati in fondo al parco. L’amministrazione ha scelto di chiudere i giardini Cavicchi solo dalle 23 alle 8, per mantenere in sicurezza il cantiere. Ma sembra non aver pensato ai pericoli del giorno.

 

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