SANDRO
Cronaca

I paracadutati s’informino prima di parlare

Sandro

Rogari

Tre settimane fa, su queste colonne, ho pubblicato un articolo polemico sui "paracadutati". Si tratta di quei candidati che le segreterie dei partiti impongono in collegi a loro estranei. Ebbi a scrivere, in quella occasione, che questo era, fra gli altri, un disincentivo al voto, venendo a mancare il rapporto col territorio che è fondamentale perché il candidato possa rappresentarlo in modo adeguato. Il caso di Ilaria Cucchi conferma quanto dicevo e aggiunge altre motivazioni alla critica di questa prassi. Se si aspira a rappresentare il collegio di Firenze bisogna conoscerlo e conoscerne le esigenze. I simboli, anche per altri versi positivi, come in questo caso, per coraggio civile e per testimonianza di verità, non rispondono allo scopo della rappresentanza di un territorio e delle sue fondamentali necessità. Così accade che la candidata se ne esca allegramente dicendo che l’aeroporto "non si tocca, che non può essere ampliato e andremo avanti su questa linea". Ora, quale che sia il partito di riferimento della candidata, sarebbe bastato, prima di parlare, avere cognizione di causa di quanto lungo e contrastato sia stato il percorso dell’aeroporto fiorentino e quanto danno ha portato alla città il ritardo del suo adeguamento. Mi chiedo come fa una candidata paracadutata a Firenze, a tutto danno di altri validi candidati locali, a non rendersi conto che per questo territorio l’ampliamento dell’aeroporto è vitale. Si arriva a Firenze, non si conoscono i problemi del territorio, non ci si rende conto del danno che subisce una città d’arte fra le più famose e attrattive al mondo e in più si solleticano i piccoli interessi locali di contrasto che da sempre hanno avuto un ruolo solo interdittivo e mai propositivo nei confronti dell’area vasta di Firenze. A dodici giorni dal voto gli elettori fiorentini hanno il diritto di chiedere che almeno sulle grandi questioni d’interesse cittadino i candidati di qualsivoglia partito siano chiari, netti e positivi. Se qualcuno continua a pensare che l’aeroporto di Firenze debba restare così a tutto vantaggio di altri è bene che si ritiri dalla competizione.