I libri meritano di essere gustati senza fretta

Gentilissimo Marco, sono una lettrice in crisi… Mi deprime l’idea che la vita non mi sia sufficiente per leggere tutti i libri che vorrei, per cui sono molto affranta quando arrivo alla fine di una giornata e mi rendo conto che non sono riuscita a leggere: lavoro, casa, incombenze varie, le ore che volano… Persino quando sono in vacanza non riesco a dedicarmi alla lettura quanto vorrei! Forse pretendo troppo, ma ogni giornata senza letture mi sembra sprecata! Lei come fa? Grazie.

Alessandra

Gentile Alessandra, condivido la sua "sofferenza" riguardo all’impossibilità di leggere tutti i libri che "vorremmo vivere", è un pensiero che mi accompagna fin da quando ero ragazzo. Si dice: mal comune mezzo gaudio, ma il conforto in questo caso è minimo. Nel tempo, ho cercato dei pensieri capaci di attenuare almeno un po’ questa frustrazione. Il primo (facendo di necessità virtù): è bello sapere che ci saranno sempre libri che desidero leggere, è bello avere davanti a me un mare di letture non infinito ma inesauribile, che viene continuamente alimentato. Il secondo: la qualità della lettura non ha meno valore della quantità. Un solo bel romanzo ci "nutre" più di cento romanzi scadenti, o magari sbagliati per noi. Ecco un altro punto importante: bisogna imparare a scegliere bene: romanzi capaci appunto di "nutrirci", di metterci in crisi, di farci da specchio, di obbligarci a conoscerci, di illuminare le zone buie, e anche di farci divertire, nel senso etimologico della parola: volgere altrove, allontanare… insomma capaci di portarci altrove a vivere una vita diversa, perché come si sa una sola vita non basta, e i romanzi possono farcene vivere moltissime. Se un romanzo non ci dà quello che cerchiamo, se non ci corrisponde, se la scrittura non ci piace… dobbiamo chiuderlo. Cibarsi di un libro che non ci piace è appunto come mangiare un cibo che ci disgusta, o forse è addirittura peggio. Dunque nessuna frustrazione, anche perché la voglia di leggere molti libri potrebbe generare una fretta molesta capace di disturbare la lettura, quando invece il libro che stiamo sfogliando si merita di essere "degustato" in santa pace.