
Di sera, col buio. Uno approcciava in modo greve i passanti scelti per essere alleggeriti; l’altro approfittava degli attimi d’incertezza per strappargli di mano borse o cellulari. Subito i due banditi si dividevano. Chi aveva fatto lo ’strappo’, il più esposto e a rischio cattura, s’addentrava nel dedalo di viuzze di San Lorenzo e di corsa infilava il primo vicolo scuro e ’complice’ del suk. Scambio di abiti con qualche amico, almeno il giubbotto, per confondere le acque. Tempi tipo cambio gomme ai box della formula uno. Poi il rapinatore aveva più più speranze di non essere riconosciuto e beccato dagli ’sbirri’. Dai e dai lo stratagemma non è bastato e un 21enne gambiano che si riteneva e forse ancora si ritiene tanto furbo, è stato identificato dalla polizia e sottoposto a fermo. La polizia gli ha affibbiato già cinque rapine.
Ennesimo successo dei ’’falchi’ della Mobile. Battono il territorio palmo a palmo, lo conoscono come le loro tasche. Così come i banditi hanno le osservatori e vedette, i ’falchi’ hanno la capacità di leggere al volo l’informazione negli sguardi in tralice di personaggi border line che vivono la strada tra squarci di illegalità e lampi di onestà. E poi ci sono le telecamere, i filmati visionati fotogramma per fotogramma, in alta definizione e le facce dei sospetti restano nella memoria visiva; così bene da scovare i presunti responsabili, ma pure da scagionare uno che per essersi prestato allo scambio dei giubbotti stava per essere incriminato. Insieme al 21enne fermo di pg per un connazionale di 23 anni, coinvolto in una rapina. I poliziotti li hanno rintracciati in zona Stazione con altri ’galantuomini’.
San Lorenzo, la zona del Mercato Centrale, via Faenza, in particolare sono state scenario fino a un mesetto fa circa di rapine della coppia di gambiani. Moduso operandi: il solito, sopradescritto: solitamente uno approcciava in modo pesante la vittima e, subito dopo, il complice partiva all’attacco. Le indagini della Mobile si sono concentrate sulle immagini della videosorveglianza tramite le quali sono stati ricostruiti movimenti e percorsi dei rapinatori. Circoscritta la zona dei colpiè stata distesa una rete intorno ai banditi, ’tirata sù’ la sera del 29 marzo quando la squadra Mobile ha rintracciato, identificato e fermato i due giovanissimi africani. Scoperta una bomboletta di spray urticante utilizzata in un colpo.
La prima della serie data 6 marzo: un 22enne italiano spintonato e rapinato del portafogli alle 5.20 in piazza del Mercato Centrale. Le telecamere hanno restituito alle indagini anche un’altra rapina, stessa notte vicino alle Cappelle Medicee dopo le 5.30 della stessa notte. Il film rimanda ad una ragazza, ignota, che corre per sfuggire a due criminale; uno la raggiunge, l’afferra, la colpisce e la strattona. E’ l’episodio contestato a entrambi. Versso le 3 dell’8 marzo tocca a una 21enne sudentessa Usa impegnata a chattare con il telefonino: spintone e Iphone portato via. E’ la sera in cui un gambiano con il quale il rapinatore si era scambiato il giubbotto ha rischiato grosso. Alle 4.45 del 27 marzo un uomo in bici affianca una 24enne finlandese e il suo telefonino. Rincorso, le scaraventa addosso la bici. E arrivato al sicuro rivolta il giubbotto.. Infine, 29 marzo la rapina a un nepalese 37enne alle 3.40 in centro. Spruzzata di gas urticante e telefonino addio.
giovanni spano