GABRIELE MANFRIN
Cronaca

I disabili dimenticati "Riabilitazione al palo Zero aiuti, troppi costi E manca il dialogo"

Un convegno per riflettere sulle problematiche dei centri specializzati "Chiediamo che riprenda velocemente il confronto con le istituzioni". Le risorse erogate dalla Regione? Insufficienti e ferme a marzo 2022.

I disabili dimenticati "Riabilitazione al palo Zero aiuti, troppi costi E manca il dialogo"

di Gabriele Manfrin

L’assenza di un sostegno dopo il Covid, ma anche la crisi energetica che oggi rende i costi insostenibili e la mancanza di un dialogo con la Regione: sono queste le problematiche affrontate ieri nel corso del convegno organizzato da Asir (Associazione scientifica degli istituti di riabilitazione toscani) dal titolo ’I centri di riabilitazione della disabilità neuropsichica grave e gravissima in Regione Toscana: riflessioni sullo stato attuale, problemi e prospettive’.

"Dopo tanto tempo i centri di riabilitazione che si occupano dei disabili neuropsichici si riuniscono per fare un punto della situazione", spiega il direttore generale dell’istituto scientifico Stella Maria, Roberto Cutajar. "Ci sono tre temi fondamentali da affrontare. Il primo riguarda il problema legato alla pandemia, visto che le risorse che la Regione ha erogato per sostenere i centri in questi due anni sono insufficienti e sono ferme al marzo del 2022. Il secondo tema riguarda l’esplosione della crisi energetica, che ha portato il prezzo dell’elettricità alle stelle. In questo caso non c’è stato nessun intervento della Regione", continua Cutajar. "Ad aggravare la situazione c’è infine l’inflazione galoppante".

Ma le riflessioni durante il convegno non si sono limitate al solo aspetto economico. "Manca anche un’interlocuzione specifica a livello regionale che consenta ai centri di dare un contributo a livello di normative, così che risultino più congruenti con i bisogni dei disabili – rilancia Cutajar– L’interlocuzione c’è stata fino al 2015 ed ha prodotto importanti provvedimenti, come la prima normativa delle Residenze sanitarie per disabili, e la progettazione dei percorsi assistenziali riabilitativi nella disabilità neuropsichica. Tutto questo si è interrotto nel 2015 e purtroppo quest’interlocuzione si è persa. Oggi chiediamo che il dialogo riprenda" conclude

"I centri di riabilitazione rivestono un ruolo fondamentale per le amministrazioni e per le famiglie– spiega l’assesore Sara Funaro – la necessità di confrontarsi rispetto ai bisogni e alle prospettive è centrale e deve essere la base di partenza del nostro lavoro. Occasioni come questo convegno sono un arricchimento per tutti noi". "E’ mancato e manca una rapporto collegiale di interlocuzione fra Centri da una parte e Usl e Regione dall’altra – scrivono in una nota gli stessi Centri– La tendenza delle istituzioni è sempre più quella di affrontare questioni normativi singolarmente, senza la partecipazione dei Centri. Un deficit che porta oggi a considerare non più rinviabile la ripresa e il rilancio di un Coordinamento non solo a livello fiorentino ma anche regionale. Serve unità, non si può andare ognuno per la propria strada".

Nel corso del convegno sono intervenuti la dottoressa Francesca Faggi, Marco Armellini (direttore Area salute mentale infanzia dell’Ausl), e l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro. I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i presidenti delle varie associazioni dei familiari e dei Centri di riabilitazione.