I boschi fanno paura anche se non ci sono orsi "Io, alla prese con lupi, cinghiali e serpenti"

In Mugello non ci sono gli orsi, ma nei boschi i pericoli non mancano. Anche in quello "vicino a casa, che non è il parco delle Cascine", ricorda Davide Galeotti, un imprenditore forestale borghigiano, che in più casi se l’è vista brutta, tra cinghiali, lupi e serpenti. "Una volta – racconta – ero in un campo sopra Sant’Agata, all’imbrunire; impegnato su un campo con un trattore. Vedo 20-30 cinghiali: quattro o cinque scrofe, i cinghialetti e tre maschi. Forse sono stato percepito come una minaccia. I maschi si sono messi a sfidarmi (giravolte su se stessi, pelo ritto sulla schiena, accenni di carica), e il branco non è arretrato di un metro. Uno è partito alla carica, io accendo le luci, suono e faccio rombare il motore, e il branco finalmente scappa. Ma cosa sarebbe successo se fossi stato un escursionista?".

Il secondo episodio vede Galeotti in un bosco di faggio sopra Covigliaio, a Firenzuola. "Ero impegnato a tagliare il mio bosco. Sento qualcosa battere ripetutamente sullo scarpone. Abbasso lo sguardo e vedo un viperotto di 35-40 cm, che si avventava contro il mio scarpone, senza successo perché era uno scarpone che deve resistere alla motosega. Inavvertitamente lo avevo stretto in una posizione senza via di fuga e lui reagiva secondo natura. E in quel caso cosa sarebbe successo se avessi avuto una scarpetta da running, un paio di ciabatte o fossi stato uno di quei fenomeni che camminano scalzi nel bosco?" Paolo Guidotti

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