
Hendel manda una carezza a Staino ’Niente panico!’ per ridere e pensare
Debutta domani col nuovo spettacolo "Niente panico!", al Puccini di Firenze, Paolo Hendel: cavaliere errante del cabaret, cultore dell’ironia e della riflessione agrodolce sui tempi che viviamo. È un monologo che fa ridere, ma a tratti commuove. A volte, le due cose insieme. Sentimentale e ironico, beffardo e intenerito: come Sergio Staino, il vignettista creatore di Bobo. L’amico a cui lo spettacolo è dedicato.
Paolo, che cosa è "Niente panico!"?
"E’ un monologo scritto a quattro mani con il giovane autore Marco Vicari, con la regia di Gioele Dix. La scommessa è riuscire a ridere delle cose meno allegre".
Quali?
"In questi ultimi settant’anni è morta un po’ troppa gente. E mi chiedo: ma è possibile che con tutta la tecnologia non ci sia modo di comunicare con loro? Immagino una chiamata veloce veloce con l’amico scomparso: ‘O te, ‘un eri morto?’ ‘Sai, col 5g s’arriva dappertutto!’…".
E che cosa chiede all’amico? "Gli chiedo se ha trovato Dio. Mi dice: ‘C’era un cartello: Per reclami e lamentele chiamare il numero verde… Trovo una voce registrata: ‘Sono San Pietro e rispondo dall’Albania, come posso essere utile?’…".
Lo spettacolo è dedicato ad un amico, in particolare…
"A Sergio Staino, disegnatore eccezionale, voce critica della sinistra, lucido e spesso poco ascoltato. Gli ultimi dieci mesi e mezzo Sergio li ha passati all’ospedale Torregalli e poi al Don Gnocchi, a Scandicci, fra dottoresse e infermieri straordinari".
La sua stanza d’ospedale era visitata da tanti protagonisti della cultura italiana…
"Claudio Bisio, Francesco Guccini, Francesco Tullio Altan. E la famiglia: Bruna, Michele, Ilaria. Un pomeriggio, ad Adriano Sofri che era venuto a visitarlo, Sergio ha consegnato l’ultima vignetta: ‘Sono il raccattapalle del mio destino’, è la frase con cui si è congedato".
Di che cosa parla ancora lo spettacolo?
"Ho visto un servizio tv in cui, negli alberghi più lussuosi, hanno trovato sui muri tracce organiche di saliva, urina e liquido seminale. Immagino la recensione su Tripadvisor: ‘Stanza perfetta, peccato che prima di me c’è stato l’Uomo Ragno a fare sesso al muro!".
Che cosa le mette ansia nel mondo di oggi?
"Tutto, anche il meteo. ‘Domani sciabolata artica’… Più che al meteo fa pensare a Goldrake. I temibili anticicloni africani: Lucifero, Caronte, Nerone, la vampata africana… Zot! O dov’è il nonno? È un mucchietto di cenere fumante, riconosco la dentiera. D’altronde, si voleva far cremare, ha risparmiato…".
Esorcizzare le paure, con la lente dell’ironia.
"Se hai la fortuna di farlo a teatro insieme al pubblico, è una grande benedizione. E a proposito di benedizioni, mi ha colpito il Papa che ha detto: ‘Tutto il mondo è in guerra e io sono pessimista’. D’altronde ha ragione. Certo, il Papa pessimista… Ce lo vediamo Gesù pessimista? ‘Vi dico che gli ultimi saranno i primi… però non fateci troppo affidamento!".