EMANUELE BALDI
Cronaca

Guerra alle brutture del centro Missione decoro, Nardella alza il tiro "Stop alle borse appese ai palazzi"

Il sindaco studia una nuova norma da portare in Consiglio comunale per proteggere gli edifici storici "Vietiamo l’uso delle pareti esterne per appoggiare la merce, salvo non si tratti di frutta, verdura o fiori"

di Emanuele Baldi

In attesa di veder tradotto in strada (e nelle piazze) il progetto di riqualificazione del centro storico – stretto sotto assedio da anni da chincaglierie d’ogni sorta che spaziano senza distinzione di vergogna dalle parti intime del David riprodotte in ogni dove alla Monna Lisa che fa le linguacce sulle t-shirt fino alle mascherine di Venezia (all’ombra di San Lorenzo!) – Palazzo Vecchio aggiunge un altro tasello al piano ’repulisti’ dichiarando guerra alle borse in vendita appese sui palazzi.

"La bellezza di Firenze passa anche dall’attenzione alle piccole cose. Penso ad esempio alla merce appesa fuori dai negozi sulle pareti dei palazzi storici, traboccanti dalle vetrine" ha postato ieri sulla sua pagina Facebook il sindaco Dario Nardella spiegando che "per questo" l’amministrazione ha "preparato una nuova norma da portare all’attenzione del Consiglio Comunale, per vietare l’uso delle pareti esterne degli edifici per appendere o appoggiare merce di qualsiasi tipo, salvo che non si tratti di frutta, verdura, fiori o autorizzazioni storiche".

"Per chi non la rispetterà – sono ancora parole del sindaco – scatterà una sanzione e, in caso di reiterata violazione, il sequestro della merce. Una semplice regola di decoro per una città più ordinata e bella".

Palazzo Vecchio sta pianificando da tempo il ’ritorno al passato’ del centro, un tempo salotto fatto di auteniticità e fascino oggi ’sala giochi’ rimodellata a uso e consumo del turismo di massa. Nardella vuole il ritorno dei prodotti made in Italy sui banchi dei mercati ai gestori dei quali chiede anche un restyling architettonico.

D’altronde la recente bacchettata dell’Unesco alla città ha fatto riflettere. Da un punto di vista operativo in prima linea ci sono l’assessore al commercio Giovanni Bettarini con la collega responsabile della sicurezza Benedetta Albanese che a proposito del progetto di rinascita del centro storico e più nello specifico dell’ultima idea lanciata dal sindaco dice così: "Vogliamo introdurre una norma semplice e chiara per tutelare il decoro e la bellezza di Firenze".

"Da un lato chiariamo – insiste l’assessore che sta lavorando alla modifica del regolamento di polizia urbana insieme a Bettarini – che non vogliamo più vedere sui muri delle nostre città con merce gettata e appesa a caso creando disordine e degrado e dall’altro perseguire in maniera efficace chi viola questa norma con una progressione che dalla multa arriva fino al sequestro della merce".

Palazzo Vecchio sembra dunque fare sul serio. Se lo augurala città, se lo augurano quei (pochi) fiorentini rimasti a vivere in centro che ogni giorno riconoscono sempre meno le loro strade.