EVA
Cronaca

Grandi griffe. Tempo di cambi ai vertici creativi

Eva

Desiderio

Gossip e forse anche molto di più intorno alle poltrone regali della moda, alle strategie di marketing, al cambio di immagine: di questo si è molto parlato intorno alle passerelle femminili di Milano Fashion Week per la primavera-estate 2024 e ora a Parigi dove fino a martedì prossimo sfilano i colossi e molti emergenti. Si segnalano già (ma è tutto da verificare) grandi cambiamenti intorno alla produzione di moda fiorentina, ancora non ufficiali ma assai probabili. Il primo potrebbe essere in Fendi se, come pare, Alessandro Michele, l’ex bravissimo Maestro di stile che ha rilanciato Gucci come nessun altro, andrà presto a ricoprire la carica di direttore creativo di Fendi. Al posto di Kim Jones che disegna la donna e di Silvia Venturini Fendi che disegna l’uomo e le borse. Con Michele tutti i ruoli potrebbero essere riuniti in un unico creativo. Una sfida ambiziosa, che si potrebbe giocare anche nello stabilimento di Fendi a Capannuccia nel Comune di Bagno a Ripoli. Vedremo. Intanto a Milano ha sfilato per la terza volta Maximilian Davis, direttore creativo di Ferragamo (che ora si chiama Ferragamo Firenze senza più il nome e soprattutto la bella firma del fondatore Salvatore): i pareri sono contrastanti sulla riuscita della collezione per la prossima estate, ma di certo il giovane creativo inglese di origini giamaicane sta studiando a fondo l’archivio e sta lavorando molto sui capi in pelle. E sulla passerella di Milano è piaciuto anche l’uomo Ferragamo, elegante e rilassato. Eccellenza pura e artigianalità al massimo, ma modernizzata dal tocco della tecnologia per il defilè di Ermanno Scervino che a Milano ha stupito stampa e compratori con una collezione perfetta quando sofisticata, con pizzi inarrivabili e abiti da sera di grande couture. Merito dell’atelier, anche questo a Capannuccia nell’headquarter di Ermanno Scervino, guidato da Gabriella Maiani.